di Davide Morresi con Arjuna Cecchetti
Dalia Edizioni è una piccola e giovane casa editrice di Terni che sta pubblicando ottimi romanzi. La collana “Dalia narrativa” contiene titoli che stanno facendo parlare di sé, anche a distanza di anni dalla loro pubblicazione. Romanzi innovativi e originali, voci nuove e sperimentali, stanno facendo di questa collana un fiore all’occhiello della Dalia, che riesce così a farsi notare in un settore di certo non semplice.
Abbiamo già avuto modo di conoscere loro pubblicazioni e autori. Abbiamo recensito:
– “Hermannus Contractus. Lo smeraldo nella pietra” di Maria Giulia Cotini
– “Trovami un modo semplice per uscirne” di Nicola Nucci
– “Tante piccole cose” di Stefano Etzi (anche in podcast nel canale BookJam)
Aggiungiamo a questo elenco un altro titolo, uscito ad aprile 2021. Si tratta di “Non pensarci due volte” di Arjuna Cecchetti. Tra l’altro, questo testo è stato segnalato dal Premio Calvino 2020, probabilmente il maggiore Premio Letterario italiano per scrittori esordienti.
Di cosa parla “Non pensarci due volte”
Sara è una tredicenne indomabile: fuma, beve, imbraccia il fucile e caccia con maestria. In fuga da una situazione complicata, Sara percorre gli Appennini dimostrando una straordinaria capacità di vivere da sola nei boschi, in simbiosi con la natura, che sembra conoscere meglio di sé stessa.
Un romanzo avventuroso, con protagonista la catena degli Appennini anziché le ormai inflazionate Alpi, in cui si svela la natura selvaggia di questo sistema montuoso.
La parola all’autore: Arjuna Cecchetti
Abbiamo chiesto ad Arjuna, che ringraziamo di cuore per aver accettato la nostra proposta, di creare lui stesso la colonna sonora del romanzo e di spiegarci la sua selezione musicale.
Qui sotto le sue parole:
Quando scrivevo la prima, la seconda, la terza, la quarta versione del romanzo, e anche per tutte le altre fino alla diciannovesima stesura, ho ascoltato in loop Into the Wild (colonna sonora di Eddie Vedder per l’iconico film di Sean Penn). L’avventura di Sara è, infatti, letteralmente entrata dalla finestra una sera d’estate mentre verso mezzanotte ero ancora in cucina a leggere l’omonimo libro di John Krakauer dedicato alla ricostruzione della vicenda del giovane Alex McCandless. I lupi hanno ululato nei boschi fuori qui in Umbria meridionale, e bum! La storia mi è entrata in testa tutta insieme: c‘era da qualche parte una ragazzina sola nei boschi ma non era spaventata, era dove voleva essere. Questa è la genesi. Quindi sì, la veritiera playlist di Non pensarci due volte dovrebbe essere praticamente proprio ascoltarsi decine di volte quell’album. Ma potrebbe risultare noioso, me ne rendo conto.
Ed è per questo che invece propongo ai pochi (o abbastanza) che hanno letto il romanzo una playlist che ovviamente contiene brani da Into the Wild, più altri presi da quello che c’ho ascoltato sopra mentre aspettavo che il romanzo venisse pubblicato e che ci sta bene con gli scenari della catena appenninica e con i paesaggi emozionali che passo dopo passo prendono forma dentro la spericolata protagonista di Non Pensarci due Volte.
La soundtrack di “Non pensarci due volte”
Ascolta la playlist: Non pensarci due volte – Arjuna Cecchetti
Tracklist
- Don’t Think Twice it’s all right – Bob Dylan – e nemmeno devo spiegare il perché.
- No ceiling – Eddie Vedder – l’aria aperta senza soffitto, una coperta bucata dove i buchi sono le stelle, le notti e i giorni di Sara fra i boschi dell’Appennino.
- Far Behind – Eddie Vedder – Sara si lascia alle spalle il paese di pietra dell’Appennino, le ipocrisie sui borghi più belli d’Italia, sulla vita di quando tutti si conoscono e appunto ti evitano, perché lei è semplicemente andata oltre.
- Society – Eddie Vedder – perché in effetti Sara (così mi è stato detto) non usa mai la retorica nel descrivere ciò che è e ciò che vede, una sorta di destrutturazione della realtà che solo una tredicenne in fuga fra i monti può fare… fare a fette la Società.
- The Wolf – Eddie Vedder – questo pezzo rarefatto è posto all’alba, quando la battaglia coi lupi è conclusa e le ceneri del fuoco fanno salire il fumo lentamente attraverso l’aria rarefatta del mattino.
- Billy (Main Title Theme) – Bob Dylan – questo pezzo è tratto dalla colonna sonora del film western Patt Garrett & Billy The Kid, un sottofondo di sola musica per le scene a cavallo fra l’erba alta dei pascoli e dei campi (e così si scopre che in mezzo c’è pure un cavallo).
- Le creature della Cupa – Vinicio Capossela – brano notturno, un sentiero nel bosco di notte, come un’antologia delle creature folcloriche dell’Appennino.
- I am enough for myself – Sinéad O’Connor – qui si vola altissimi, verso Dio, il Dio oltre il cielo che è anche il Dio dentro di noi. Sara incontra Dio nel suo viaggio eppure permane la convinzione che è grazie alla nostra natura divina che una persona può bastare a sé stessa.
- I wanna be your girl friend – Girl in red – questa ragazza norvegese l’ho scoperta praticamente questa mattina, è tutta un’altra generazione rispetto al resto della playlist, se non la conoscete ve la consiglio. Il punto qui è la scoperta del sesso.
- Infine mi è stato chiesto quale canzone è Sara. Maggie’s Farm – Bob Dylan. Spacca tutto.