“Solo una canzone” e poi si cambia: storia di un antieroe alla Roberto Livi

di Martina Occhialini


Io e la gente abbiamo litigato tanti anni fa e ormai non ho più speranze di far pace.

Chiunque abbia avuto a che fare con un lavoro a contatto col pubblico l’ha pensato, almeno una volta nella propria vita. Peccato che il protagonista di questa storia tragicomica ormai ne sia più che convinto, ma, ahimè, faccia il cameriere.
Anzi, molto peggio, dato che è il proprietario della “Luna nel posso”; erede di un passato glorioso fatto di polke e tagliatelle. Quindi mollare, anzi, cambiare vita è tremendamente difficile, ma come tutto il resto, in realtà. Senza considerare gli attacchi che arrivano da ogni parte, recensioni on line in primis.

Magari avesse un’altra. Sarebbe un interesse, sarebbe qualcosa. Invece niente, il suo problema è che non ha niente.

Il protagonista del racconto è diventato bravo a incassare, affinando l’arte di trascinare la sua vita monotona fra il ristorante, il mal di piedi, la casa di sua moglie e i suoi martedì liberi, che trascorre, quando va bene, esplorando il territorio pesarese.
Tuttavia, sebbene alle prese con motociclisti fin troppo abitudinari, clienti difficili, dipendenti che cercano di mettercela tutta e una moglie paleontologa ormai disperata, autoironia alla mano, questo antieroe moderno inizierà a muovere finalmente i suoi primi passi. Ovviamente piuttosto incerti.

Complice di tutto? Un autogrill!

Ma se adesso cammino nella nebbia, mi farà bene o male? Il movimento fa bene, l’umidità fa male.

Editore: Marcos Y Marcos

La colonna sonora di Solo una canzone

Ascolta la colonna sonora su Spotify: Solo una canzone – Roberto Livi

Faccio neanche in tempo a cantare il primo verso che i due, ridendo, si alzano per andare alla cassa. Lo sapevo, maledetti.

È singolare come la musica percorra tutto il libro, quasi fosse un folletto dispettoso, ma le citazioni siano in realtà poche e spesso vaghe. Quelle presenti però fanno sapientemente da sfondo agli episodi cruciali del libro, che ripercorrono la storia del protagonista, fin da quando era ragazzino.

La serata proseguiva con altre polke, altri ballabili. Ormai si poteva scrivere sui muri, tanta era la condensa.

Tutto il romanzo è fortemente legato ai luoghi che racconta, compresi tutti in qualche decina di chilometri, e ognuno ha la sua colonna sonora. Ed è per questo che può sembrare un’ottima idea passare una notte, nel bel mezzo del nulla, su una montagna a picco sul fiume. Chissà, potrebbe arrivare finalmente il colpo di genio!

Ecco, questo bisogno, o se vogliamo, questa mancanza, è il segreto che è alla base di tutte le melodie

E poi ovviamente c’è lei, LA canzone da terminare, e l’ispirazione che però non arriva. Eppure di mancanze, nella quotidianità del protagonista, ce ne sono tante: tutte lì, in bella compagnia con delusioni e frustrazioni di una vita in attesa. Però la speranza, anche se un po’ vacillante, ancora c’è.
Altrimenti sarebbe un peccato, con una strofa così…

Anche in mezzo ai surgelati la mia strofa è sempre bella.

La tracklist

  1. Tristesse, Op.10 No.3 – Frédéric Chopin
  2. Tristezze – Natalino Otto
  3. Copacabana (At the Copa) – Barry Manilow
  4. A day in the life – The Beatles
  5. Besame mucho – Cesaria Evora
  6. Il barbiere di Siviglia, Act.1, Cavatina: Largo al factotum della città – Gioacchino Rossini
  7. Nel sole – Al Bano
  8. Il lago dei cigni, Op. 20, Act.2 – Pyotr Ilyich Tchaikovsky
  9. Sunrise – Simply Red
  10. Rudiger – Mark Knopfler

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