“Schikaneder e il labirinto” di Benedetta Gallis, oltre “Il flauto magico” di Mozart

di Davide Morresi


Tutto il romanzo è il discorso di Emanuel Shikaneder alla platea in attesa di assistere alla prima dell’opera Il labirinto, il seguito de Il flauto magico, in tedesco Die Zauberflöte, la famosa opera musicata da Mozart, scritta dallo stesso Shikaneder.
Un romanzo sul potere delle storie e sulla nostra fame di esse.

Cenni storici

Pur essendo un romanzo di finzione, Schikaneder e il labirinto si basa su fatti realmente accaduti e l’autrice Benedetta Galli, già operante nel settore teatrale, si è ampliamente documentata a riguardo.
Nella postfazione, intitolata Quel che c’è di vero, è lei stessa a spiegarci:

Come ormai avrete capito, non dovete credere a tutto quello che vi racconta Emanuel Schikaneder.
Quando si scrive un romanzo che ha per protagonisti dei personaggi storici, l’equilibrio tra realtà e finzione è sempre una faccenda delicata. Nel mio caso, pur cercando di rispettare il più possibile la materia che stavo trattando, mi è capitato di alterare qualche fatto e qualche data laddove la narrazione lo richiedeva. Trovo quindi giusto, in queste ultime pagine, separare i fatti storicamente documentati da quelli che ho modificato o inventato.

Benedetta continua spiegando i dettagli e le riflessioni sulle anomalie che potrebbero esserci tra la sua narrazione e i fatti riportati nei libri di storia, spesso comunque legati a incertezze varie, derivanti soprattutto dall’epoca lontana in cui sono avvenuti.

La trama

Schikaneder e Mozart sono molto amici. Insieme hanno scritto Il flauto magico e lo hanno portato al successo nel teatro Freihaus, gestito dallo stesso Schikaneder insieme a sua moglie.
Ora Mozart non c’è più – nel tempo in cui si svolge il romanzo, Mozart è morto da sette anni – il teatro Freihaus è in decadenza e Schikaneder è sommerso di debiti.
Idea per salvare il tutto, compresa la propria faccia? Portare in scena Il labirinto, il seguito de Il flauto magico. Schikaneder ha scritto l’opera, chiama la vecchia compagnia e il compositore Winter per musicarla. Sarà di sicuro un successo. Il pubblico ha amato Il flauto magico e non vedrà l’ora di conoscere il suo seguito.
Ma Schikaneder non può sapere che la strada per portare Il labirinto sul palco del teatro Freaihaus è lastricata di ostacoli.

La narrazione

Ostacoli che, in qualche modo, vengono però superati. Infatti Schikaneder sale sul palco prima che lo spettacolo abbia inizio, per presentare al pubblico l’opera Il labirinto attraverso il racconto delle vicissitudini che lui e tutta la compagnia hanno dovuto affrontare per portarla in scena. È qui che inizia la narrazione.

Il romanzo è l’intero discorso di apertura di Shinkaneder alla prima de Il labirinto. A sipario ancora chiuso, l’autore si rivolge al pubblico e racconta, racconta, racconta.
Racconta di come è nata l’opera, di come lui e sua moglie abbiano in gestione il teatro Fraihaus, della sua antica amicizia con Mozart e del successo de Il flauto magico, delle disavventure con il compositore Winter, chiamato per Il labirinto, e di come quest’opera sia finalmente arrivata a questa sera, qui, sul palco del Fraihaus, per poterla finalmente presentare a voi, amato pubblico, e farvi godere di una delle storie più incredibili a cui abbiate mai assistito.

Tutto il romanzo è scritto come un lungo monologo ed è facilissimo pensarlo recitato da un attore, in abiti finesettecenteschi, sul bordo di un palco di un teatro con alle spalle un sipario nero, o rosso, prima che si apra. E chissà che non lo diventi davvero, un monologo da teatro.

Editore: Del Vecchio Editore

La colonna sonora

Una colonna sonora che ovviamente ha come assoluto protagonista Il flauto magico, che qui abbiamo inserito per intero nell’interpretazione della Mahler Chamber Orchestra, diretta dall’italiano Claudio Abbado. Più qualche altro estratto a fare da contorno, preso da altre citazioni musicali che l’autrice ha inserito nel testo.

Ascolta la colonna sonora su Spotify: Schikaneder e il labirinto – Benedetta Gallis

Tracklist

  1. Die Zauberflote, K. 620 – Wolfgang Amadeus Mozart, Mahler Chamber Orchestra (opera itera)
  2. Le nozze di Figaro, K. 492: Sinfonia – Wolfgang Amadeus Mozart
  3. Fidelio op. 72 / Act 1 – Ludwig van Beethoven

La citazione

Ahimè signori, una volta Leonore non mi avrebbe detto “divertiti”: si sarebbe divertita con me. Nella nostra gioventù di attori girovaghi, sperduti in carrozza nelle bufere di neve, imparammo che la vita diventa più accettabile se sei un bravo cantastorie: perché anche le persone più fastidiose, anche le esperienze più avvilenti, grottesche, imbarazzanti e frustranti, possono diventare materiale per una buona storia. Capite cosa intendo, signori? Ve lo spiegherò come lo spiegai a mia madre, tanti anni fa. Quando le annunciai che lasciavo i Gesuiti per fare l’attore, lei mi disse che non sapevo vivere nel mondo reale, ma non sarei potuto fuggire per sempre. Eh no, signora mamma — povera donna, tanti sacrifici per farmi studiare e darmi un avvenire rispettabile, ma qui si sbagliava proprio. Non sono mai fuggito dalla realtà, io. La realtà mi piace. Mi piace ficcarci dentro le mani e riplasmarla. Mi ci piazzo davanti e le dico: «Bene bene, cara realtà, sono proprio curioso di vedere cosa diventerai una volta passata attraverso il mio cervello e la mia bocca».


Elaborazione in corso…
Fatto! Sei nell'elenco.