di Eleonora Pizzi, Stefano Ficagna, Cristina Nori, Davide Morresi, Martina Occhialini
Eleonora: “Oh pofferbaccolina (*)!”
Davide: “Non vedevo così tanta gente tutta insieme da… dall’ultimo concerto allo stadio prima del lockdown!”
Cristina: “Eccolo lì, lo vedo! Tra il Bookstock e la fila di 8 km per Zerocalcare… lo stand della mia casa editrice!”
Stefano: “Mi hanno dato lo stipendio ieri. Non so se ridere fortissimo o piangere a catinelle.”
Martina: “MA.QUESTO.È.IL.PAESE.DEI.BALOCCHI!”
(*): il COPULARE, COmitato Parolacce Unite per la Libertà Autarchica di Regime Espressivo, tramite un comunicato sindacale si dissocia dalla gravità del turpiloquio perpetrato e interviene per censurare la scurrilità eccessiva della redattrice.
Read and Play, sotto forma di alcuni suoi redattori, ha accusato i vari colpi sferrati dal Salone di Torino 2021:
– colpo d’occhio: non ci si ricordava più della potenza immaginifica di qualche povero tornello che fa da diga a oltre 150.000 persone;
– colpo al portafoglio: che ve lo diciamo a fare;
– colpo al cuore: i sorrisi reciproci di chiunque, l’amicizia facile tra gli attendenti alle oceaniche file per gli eventi o i firmacopie;
– e colpo ai piedi: l’indotto del SalTo dovrebbe includere massaggiatori plantari alle uscite: così sì, un milione di posti di lavoro in più in un amen.
La potenza di quanto accaduto a Torino dal 14 al 18 ottobre è incontenibile, si continua a propagare in tutta Italia al pari dell’aorta di nuovo pulsante dell’apparato culturale italiano che parte dal suo cuore, e per questo ringraziamo, come l’ha definita Nicola Lagioia, questa comunità del SalTo, ciascuna persona che ha reso possibile questa defibrillazione della fase di ripartenza del Paese, da Lagioia stesso agli addetti alle pulizie.
Un particolare ringraziamento va alle case editrici con cui abbiamo parlato, da quelle felici di salutarci ancora a quelle che abbiamo conosciuto per la prima volta. Tutte ci hanno dato innumerevoli spunti per progetti e collaborazioni future, ve ne parleremo presto. Intanto… grazie di cuore!
Qui sotto i racconti di tre nostri redattori:
- La canzone del Salone 2021 di Eleonora Pizzi
- Righe deliranti di Stefano Ficagna
- Bentornato! di Cristina Nori
- Appendice: Libri a cui non abbiamo saputo dir di no (e quanti altri ne avremmo voluti mettere nei nostri zaini!)
La canzone del Salone 2021 di Eleonora Pizzi
Prima è stato il ritmo dei passi di centinaia di migliaia di lettori, piedi che tenevano il tempo di una batteria con una voglia strabordante di sfondare i tornelli e tornare a far sul serio.
Poi è stato il battito dei cuori degli editori, una linea di basso entusiasta e ricolma di ottime vibrazioni, quel groove di cui ti accorgi solo se ascolti con attenzione ma che è ciò che fa esclamare “ma questo pezzo è una figata!”.
Dopo è stata la schitarrata assassina degli autori a squarciare i cuori per buttarci dentro l’elettricità dell’emozione e farla esplodere con i riff degli incontri occhi negli occhi con i presentatori e il pubblico.
Infine è stato l’urlo collettivo di centinaia di lavoratori che si sono infiammati la gola per cantare la fatica e la gioia di costruire, la coscienza di essere i mattoni basilari di una musica che è tornata a riempire, arroventare, detonare di sorriso l’anima di chi ha applaudito a questa, meravigliosa, sinfonia torinese.
Ma le ultime, carezzevoli, note della mia personale canzone salottiera le ha poi composte al pianoforte una semplicissima bic, con cui Ernesto Anderle ha reso unica la mia copia del suo Murubutu – RAPconti illustrati, Becco Giallo editore, con la graziosa concessione di Roby il pettirosso.

Righe deliranti di Stefano Ficagna
Sono arrivato al Salone del libro 2021 verso le due del sabato pomeriggio e ne sono uscito la domenica alle diciotto (ok, tecnicamente non ci ho dormito dentro per cui non è proprio così che è andata, ma stateci). L’ultima fiera a cui sono stato prima della pandemia è il BookPride a Milano, la prima post-pandemia Firenze RiVista 2021: nessuna delle due mi aveva preparato alla folla, tanto che prima di arrivare io e la mia fidanzata pensavamo “riusciremo a vedere ZeroCalcare intervistato da Tegamini?” (risposta: no, manco si riusciva a prenotare perché il sito è andato in crash solo all’idea).
Cose veloci e ultrasparse:
– WoM Edizioni e Las Vegas Edizioni mi hanno confermato che gli aspiranti scrittori mandano libri a caso senza neanche nascondere la lista degli editori a cui li stanno mandando;
– Vanni Santoni potrebbe parlare di qualsiasi cosa e io starei ad ascoltarlo, figuriamoci se parla di droghe psichedeliche e rave party (se pensate ancora che a Valentano è morto qualcuno, anche solo dei cani, informatevi meglio e preparatevi a ricredervi);
– sono riuscito a incontrare un’amica girando a caso e senza esserci messi d’accordo, c’erano le stesse probabilità che vincessi al superenalotto (forse era meglio?);
– sono entrato gratis perché ho un blog, e mi hanno pure regalato dei libri: sono all’apice del mio successo;
– il sole ci odia, lo ha detto Adrian Fartade mentre presentava un librogame scritto con Luca Perri e illustrato da Leo Ortolani: mi ha convinto, fosse solo per l’entusiasmo dimostrato nel descrivere i modi di morire su Mercurio o in un buco nero;
– volevo fermarmi in un sacco di stand a curiosare, ma se gli editori mi avessero rivolto la parola mi sarei sentito in dovere di comprare qualcosa e ho ancora trenta libri in arretrato da leggere, così sono stato in disparte e me ne vergogno e me ne dispiaccio (si dice dispiaccio? Il correttore automatico dice di sì);
– ho visto Nicola Lagioia intervenire al termine di un incontro sulla riduzione del danno rispetto all’uso di droghe e gli ho voluto un sacco bene.
C’erano altre cose da dire? Sicuramente. C’erano cose più intelligenti da dire? Certo, ma poteva andare peggio: avrei potuto parlarvi dell’Albero azzurro con Dodo incorporato e non l’ho fatto (ah no, l’ho appena fatto). La prossima edizione è a maggio, spero non coincida con l’Eurovision perché il capitalismo ha già portato i prezzi degli alberghi alle stelle.

Bentornato! di Cristina Nori
Mentre fuori infuriano le battaglie più varie di una società in subbuglio (pass, vax, …) il Salone del Libro è stato un’oasi di civiltà. Ci siamo messi in coda come una mandria ordinata, ospiti, accrediti, scolaresche e curiosi, ci siamo fatti controllare, scannare, perquisire, tutto per amore della cultura. Dentro ognuno ha trovato ciò che cercava, ma soprattutto abbiamo trovato serenità, convivenza pacifica e dibattito sano: c’è posto per tutti al Salone, dal Gay Pride alle Edizioni Paoline, nessuno attacca briga col vicino e anche i candidati sindaco si fronteggiano con parole civili. Cose che non si vedevano da un po’…
Fra le cose più belle ricordo tante scolaresche, dai licei ai bimbetti, con il Bookstock pieno dal primo giorno, tante case editrici indipendenti che hanno affrontato un o sforzo economico notevole per esserci e poi Nicola Lagioia che saltella fra gli stand come un folletto scapigliato.
Per me il Salone è quasi un luogo di villeggiatura, quindi compro libri da regalare, il souvenir di un’esperienza bella e profonda.

Libri a cui non abbiamo saputo dir di no
– Giulia Sara Miori – Neroconfetto (Racconti Edizioni);
– Antonio Franchini – Il vecchio lottatore (NNE);
– Uno su infinito – Cristò (Terrarossa Edizioni)
– Dove finisce il mondo – Bernardine Evaristo (Besa Editrice)
– Tagliare le nuvole col naso – Ella Frances Sanders (marcos y marcos)
– Il collezionista di sentimenti – Lea Vervoort (Pane e Sale)
– Philip K. Dick – In senso inverso (Fanucci);
– Il libro dei perché – Gianni Rodari (audiolibro edizioni Emons)
– AA.VV. – Solarpunk: storie di ecologia fantastica in un mondo sostenibile (Le Mezzelane)
– Polaroid – Gianluca Mercandante, Cherosene – Gianluca Mercandante, Tenebre – Elia Gonella e La bambina da un milione di anni – Lorenzo Vargas (Las Vegas Edizioni) – dell’ultimo ve ne abbiamo già parlato qui;
– Sergio Oricci – Cereali al neon (Effequ);
– Atlante della cultura – Antoine Pecqueur e Bob Dylan, il fantasma dell’elettricità – Marco Rossari (Add Editore)
– Leggete Crack Rivista!
L’immagine di presentazione di questo articolo è dello stand di Alter Ego Edizioni.