Read and Valentine – canzoni e libri (d’amore)

di Redazione Read and Play


Cari amici di Read and Play, ecco puntuale un altro San Valentino e noi che vi amiamo, perché senza di voi non esisteremmo (purr … purr), abbiamo pensato di festeggiarlo insieme.

Com’è il vostro rapporto con il 14 febbraio?
Lo aspettate speranzosi come Charlie Brown, con una scatola di cioccolatini e una lettera d’amore per la ragazzina coi capelli rossi, oppure scegliete la vodka e Chaka Khan in pigiama, come Bridget Jones?
Noi, che versiamo in uno stato di costante innamoramento per la letteratura e per la musica, sprizziamo cuoricini e cioccolato da ogni poro e abbiamo deciso di dedicarvi una speciale playlist con le più belle canzoni ispirate a storie d’amore letterarie.

Ecco cosa abbiamo scelto.
Partiamo col botto con un romanzo controverso, in cui l’amore cammina pericolosamente sul crinale dell’abuso, Lolita.
Fra le canzoni ispirate dal capolavoro di Nabokov, possiamo citare Don’t stand so close to me dei Police, il tormento di un giovane insegnante di fronte ad un’allieva seduttiva, e Edge of the world dei Faith No More, che raccontano con la voce profonda di Mike Patton i demoni di un uomo adulto attratto dalle ragazzine.
Dalla Russia all’America con Tenera è la notte di F. S. Fitzgerald, che ispira il titolo e la prima strofa di Tender dei Blur, e We are the dead di David Bowie, che riprende la storia d’amore di Winston e Julia descritta da Orwell in 1984.

Nella nostra playlist c’è spazio anche per le opere letterarie inglesi. 
Attorno a Cime tempestose di Emily Bronte ruotano ben due brani struggenti, entrambi opera di sensibili cantautrici. Sono Wuthering heights di Kate Bush e The desperate kingdom of love di PJ Harvey, che hanno tratto liriche straordinarie dalla straziante storia d’amore di Catherine e Heathcliff.
Restiamo in Inghilterra perché i Dire Straits con Romeo and Juliet scomodano nientemeno che la storia d’amore più conosciuta al mondo, Romeo e Giulietta di William Shakespeare.

Quando un professore di filosofia incontra il rap, nasce la magia: il passato settecentenario della morte del sommo poeta Dante Alighieri è stato celebrato in versi e musica anche da Murubutu nel suo album Infernvm, realizzato con Claver Gold, e dal quale in questa occasione non si può non ascoltare in repeat Paolo e Francesca, il brano dedicato ai due amanti del canto V.
Ubriaco canta amore della Bandabardò (che ha recentemente annunciato il ritorno alle scene insieme a Cisco Belotti alla voce) è una canzone tratta dalla poesia La petite promenade du poète di Dino Campana, e sarà sicuramente uno dei brani più cantati e ballati nelle piazze la prossima estate per omaggiare a squarciagola il compianto Erriquez.
Dall’amore che strazia l’anima passiamo a quello che ferisce il corpo, con Venus in furs dei Velvet Underground, trasposizione musicale del romanzo Venere in pelliccia di Leopold Sacher – Masoch, che ahimè non diede il nome alla torta Sacher ma al masochismo. Già, perché la suprema forma di amore che il protagonista conosce consiste nel farsi umiliare e frustare dalla donna che venera e a cui dona il potere assoluto su di sé.

Dall’Europa ci trasferiamo in Sud America, scomodando nientemeno che Cent’anni di solitudine, uno dei libri più amati del compianto premio Nobel Gabriel Garcia Marquez, manifesto di quel realismo magico di cui Gabo era maestro. I Modena City Ramblers, nel loro album Terra e Libertà del 1997, dedicano diverse canzoni a questo romanzo. Tra cui anche Remedios la bella, personaggio angelico e conturbante, donna eternamente bambina, affascinante senza alcun fascino conosciuto, femminile e attraente eppure senza alcun atteggiamento di traboccante femminilità e di consueta attrazione. In lei c’è qualcosa che turba e stravolge gli uomini, li fa impazzire d’amore o di desiderio e spesso li porta alla morte nella più assoluta imperturbabilità, incoscienza e innocenza. Remedios non comprende e non vuole comprendere il mondo reale perché è una creatura di origine soprannaturale: un angelo.

Chiudiamo in bellezza con la poesia francese e qui voliamo alto con i Cure, che nella loro How beautiful you are citano i versi di Les yeux du pauvre del poeta francese Charles Baudelaire. Nel brano la band inglese racconta l’incontro fra una coppia di amanti, che l’amore rende ricchi di tutto, con una famiglia a cui la povertà ha tolto sia l’amore che la speranza. Grandi sospiri parigini.

Buona lettura e buon ascolto!

In foto: opera di Rodolfo Marasciuolo, giardini Lamarmora, Torino.
Ringraziamo l’artista per la gentile concessione.

La playlist di San Valentino – musica e letteratura

Ascolta la playlist su Spotify: Read and Valentine

Tracklist

  1. Don’t stand so close to me – The Police
  2. Edge of the world – Faith no more
  3. Tender – Blur
  4. We are the dead – David Bowie
  5. Wuthering heights – Kate Bush
  6. The desperate kingdom of love – PJ Harvey
  7. Romeo and Juliet – Dire Straits
  8. Remedios la bella – Modena City Ramblers
  9. Paolo e Francesca – Murubutu
  10. Ubriaco canta amore – Bandabardò
  11. Venus in furs – Velvet Underground
  12. How Beautiful You Are – The Cure

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