di Dagmara Bastianelli
playlist di Alessandro Baronciani & Read and Play (Dagmara Bastianelli e Luca Brecciaroli)
Profonda, toccante, evocativa: la graphic novel di Alessandro Baronciani è un faccia a faccia con il panico che ospitiamo in noi. E la soundtrack del libro è speciale, perché è realizzata dal talentuoso artista pesarese e da Read and Play.
Quando finisco un libro particolarmente toccante, spesso lo associo a un aggettivo. È il mio modo per sintetizzare il volume appena chiuso e definirne, fin dove è possibile, l’essenza. È un’illuminazione, un’associazione mentale improvvisa, una pratica che mi aiuta a riordinare le idee e le emozioni suscitate in me dal racconto.
Capita spesso, ed è capitato anche con Quando tutto diventò blu, graphic novel del bravissimo Alessandro Baronciani.
L’opera del buon Baronciani, nonché suo secondo lavoro in ordine di tempo ripubblicato recentemente in una nuova versione, nonché racconto che ha ispirato una canzone di Colapesce, che potete trovare nella soundtrack del libro (soundtrack realizzata da Read and Play e Alessandro Baronciani), ha per protagonista Chiara, un’adolescente come tante. Chiara si ritrova trascinata a fondo da un nemico subdolo e difficile da capire e affrontare: gli attacchi di panico. Improvvisamente, quindi, la paura entra a far parte della sua esistenza, la influenza, la contamina in un crescendo che trascina a fondo anche il lettore. Dalle prime avvisaglie al rifiuto, dalla consapevolezza al naufragio, Baronciani racconta con grande sensibilità le emozioni e le situazioni vissute da Chiara.
Per questo, l’aggettivo che mi è venuto in mente per questa opera è delicato.
Delicato è qualcosa che ha qualità tali da risultare gradevole e carezzevole per i sensi. Non è troppo deciso, ma facilmente digeribile. E, se riferito alla natura fragile del corpo, è anche sinonimo di cagionevole.
Non sono forse questi significati perfettamente associabili alle malattie della mente? Non sono questi i concetti adatti per parlare di situazioni dove si è troppo sensibili al mondo? Non è questo l’aggettivo perfetto per descrivere questo splendido fumetto?
Alessandro Baronciani sa che gli attacchi di panico sono come un oggetto che va trattato con cura. E così li tratta, regalando al lettore un racconto emozionante, dove le inquadrature sono talmente perfette da farci immedesimare nella protagonista.
La potenza visiva del racconto è straordinaria: la traduzione di stati emotivi in immagini, ritrovabile anche nell’approccio psicomagico del cileno Alejandro Jodorowsky, assume un valore non sempre riproducibile in un romanzo o saggio.
Il guardare dentro sé stessi e toccare con mano il dolore, infatti, richiede più che parole il silenzio. Dunque, la sofferenza, spogliata di analisi e riflessioni, e abbracciata da un rispettoso tacere, tocca profondamente e dona al lettore la possibilità di interpretare le immagini in base alla sua personale esperienza. Perché nessuno di noi è immune al dolore e tutti abbiamo attraverso un momento in cui tutto è diventato blu.
Verrebbe quasi da dire che il libro sia frutto di un’esperienza personale, tanto è profondo e preciso. E invece è nato dopo la lettura del libro Liberaci dal male oscuro di Giovanni B. Cassano e Serena Zoli, a dimostrazione della profonda sensibilità e ricettività di Baronciani, che osserva e traduce esperienze (in questo caso letture) in opere. Sensibilità che poi si traduce in scelte stilistiche originali e dense di significato.
Un esempio? Nelle prime pagine il “male oscuro” raccontato da Baronciani non assume i connotati comunemente riconoscibili quali mostri o draghi di Junghiana memoria, ma è un semplice tratto bianco che lacera il mare.
Un elemento di disturbo che, oltre a esprimere quella delicatezza che pervade il libro, concedere al lettore maggiore libertà di immaginazione.

Il risultato è un fumetto bellissimo e delicato. Perché più di tutto, con grazia e garbo, stimola l’empatia. Quell’empatia necessaria per comprendere il mondo. E gli altri.
La colonna sonora, in questo caso, è invece più che speciale, perché è doppia: in parte realizzata dallo stesso Alessandro Baronciani e in parte da noi di Read and Play.
Quando tutto diventò blu, infatti, doveva essere (o meglio sarà) anche un “concerto disegnato”. Essendo anche musicista, dopo il successo con i suoi gruppi, Alessandro Baronciani ha girato l’Italia in compagnia di Colapesce trovando una formula straordinaria per riunire, sullo stesso palco, due arti: la musica e il disegno.
Complice lo straordinario successo di questo spettacolo, e la prima versione “estesa” a Pesaro (dove sono saliti sul palco, oltre a Colapesce, anche Colombre, Maria Antonietta e molti altri) il concerto disegnato ha incontrato, quest’anno, il romanzo Blu. E la loro unione, ne siamo più che convinti, decreterà un nuovo momento di bellezza targato Baronciani.
Non ci resta quindi che ascoltare questa colonna sonora, che comprende proprio i brani degli artisti del futuro concerto disegnato, in attesa di poter vivere questa esperienza dal vivo. Buona lettura e buon ascolto!
Editore: BAO Publishing
Ascolta la colonna sonora: Quando tutto diventò blu – Alessandro Baronciani.
- Sand – Giungla
- The Children – I see no home – HÅN
- Elefanti – Gomma
- Eyes and Ice – Her Skin
- Last Day First Day – Ofeliadorme
- Saliva – Maria Antonietta
- Senza essere – Rachele Bastreghi
- Specchio – Verano
- Quando tutto diventò blu – Colapesce
- Blue Monday – New Order
- Suck the Blood from My Wound – Ezra Furman
- Everybody Hurts – R.E.M
- World of Blue – Spain
- Stati di agitazione – CCCP – Fedeli alla linea
- I Know It’s Over – The Smiths
- Lexotan – I Cani
- R U Lonely? – Graham Coxon
- She’s Lost Control – Joy Division
- Abbracci – Maria Antonietta