Nel cuore della notte – Marco Rossari

di Valeria Di Tano


Certo che molti scrittori hanno saputo dare voce a storie che trasudano umanità e io stessa ho letto negli anni romanzi che mi hanno generato profonda empatia, ma da adesso in poi ogni altro libro sarà, per quanto mi riguarda, messo a confronto con le emozioni che mi ha suscitato Marco Rossari con Nel cuore della notte.

È difficile dire se sia una storia di amore, sesso, politica o poesia, così come se in questo romanzo si parli di solitudine o di coppia, di vita o di morte, di ispirazione o di abbandono. Forse, prima di ogni altra cosa, è un libro di speranza. Ma lo è in modo disperato. È contemporaneo, fatto di oggi, qui ed adesso, ma risveglia sensazioni senza tempo.

Fin dal primo capitolo Rossari costruisce un’atmosfera torbida, spessa, densa di aspettative; potrebbe essere l’inizio di un thriller: due sconosciuti che condividono in piena notte un lento viaggio in autobus in un non meglio precisato paese tropicale. Uno è un turista accompagnato dalla fidanzata, l’altro è solo, spento, un’ombra animata solo dal desiderio di raccontarsi: la sua voce si insinua nello spazio, è rauca e ruvida, esce dalle pagine scritte per aggrapparsi al suo interlocutore e un po’ (molto) anche al lettore. Il suo è un monologo che assorbe tutto: il viaggio verso l’alba si dissolve, perde importanza, l’attenzione è catalizzata dalle sue parole che frugano in un passato fatto di tenerezza, delirio e ossessione, di discesa fino al fondo dei suoi inferni e di faticose incespicanti risalite. C’è un tratto poetico che accompagna la vita dello sconosciuto e che inevitabilmente trascina anche il lettore, ma è una poesia traballante, sfuocata; c’è amore nella sua storia, ma è quasi inconsapevole, come se fosse inevitabile la sua improvvisa degenerazione da acerbo ed ingenuo a marcio e malato, come se fosse impossibile trovarsi senza essersi prima persi violentemente. È un racconto che ha bisogno del buio, come quell’uomo disfatto, immerso nel suo passato fatto di poesia, alcol e senso di colpa. Ed è un racconto che finisce all’improvviso, tra le sfumature di un’alba straordinaria, nella luce nuova in cui ogni fantasma scompare (anche quelli di chi sta leggendo) senza nemmeno dire addio.

La playlist che ho composto è frutto delle citazioni dell’autore stesso all’interno del romanzo integrate da alcuni brani che a mio parere per atmosfera, tema e testo si adattano perfettamente alla storia.

Editore: Einaudi

Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/playlist/0vav6MnvedKFrGqLHfZndB?si=EG2fnfBrRbiM9S3tgkEQZw

La colonna sonora di “Nel cuore della notte” di Marco Rossari
  1. Stranger in the night – Frank Sinatra
  2. Run like hell – Pink Floyd
  3. Hotel California – Eagles
  4. Billie Jean – Michael Jackson
  5. Ry Cooder – Paris, Texas
  6. Shake the disease – Depeche Mode
  7. Lezioni di poesia – Giorgio Canali
  8. Love from Room 109 al the Islander (on pacific coast highway) – Tim Buckley
  9. Blackout – Linkin Park
  10. Jesus Alone – Nick Cave & The Bad Seeds
  11. Who wants to live forever – Queen