di Luca Brecciaroli e Francesca Tilio
Foto di Francesca Tilio
Sono passati alcuni anni ormai dalla pubblicazione di Le femmine sono numeri dispari (2015) di Francesca Tilio, anche se l’opera è stata ristampata nel 2018 con una nuova copertina tratta dal film che ne è stato tratto e la prefazione della regista Federica Biondi.
Il libro è rimasto colpevolmente sepolto nella montagna «incantata» (ma fin troppo reale e tangibile) delle mie letture per mesi, salvo poi riemergere in questi giorni. Ed è stata una lettura piacevole, anche se a volte scomoda e inquietante, specie in un paio di racconti in particolare.
Quelli di Francesca Tilio sono racconti molto femminili, intriganti, misteriosi, in qualche caso morbosi.
Devo ammettere che non amo i racconti: appena riesci ad entrarci si richiudono subito, troppo veloci, non ti permettono di affezionarti e accomodarti come nelle letture lunghe, che diventano compagne inseparabili per giorni, settimane, a volte mesi. Il racconto, invece, è un flash, un soffio di vento che ti scompiglia i capelli: solo in qualche caso riesco ad adeguarmi al loro ritmo e alle loro regole, forse perché di capelli ne ho oramai pochi…
Con quelli di Francesca Tilio, tuttavia, ce l’ho fatta. I suoi racconti sono come dei lampi, come delle stelle cadenti: stai con il naso all’insù in attesa di vederne una.
Questo per dire che, alcuno più alcuno meno ovviamente, a seconda dei propri gusti e delle proprie aspettative, i nove racconti proposti sono avvincenti, pur nell’inquietudine che trasmettono, o forse proprio per quello, a volte nella morbosità, altre nel mistero che non si svela.
Data la poliedricità dell’autrice, naturalmente, non si tratta di «sola» letteratura: ogni racconto (senza titolo, semplicemente numerati) reca con sé una canzone, una sua colonna sonora. A volte la lettura può durare proprio l’arco di tempo di una canzone, che si adatta perfettamente al racconto. E, data l’occupazione principale di Francesca Tilio, non poteva mancare un’immagine fotografica evocativa a corredo di ogni racconto.
Ah, ciliegina sulla torta: dal primo racconto è stato tratto un film (Vicini, 2018) del quale Francesca è anche co-sceneggiatrice. Il film si può visionare sul sito di Rai Cinema al seguente link: http://www.rainews.it/raicinema/video/2020/01/Vicini-55cf7674-3a57-4d51-8182-9726f5e6218f.html
Il tutto crea quindi un percorso visivo, sonoro e sensoriale davvero interessante e avvincente.
Con l’autrice abbiamo pensato di intavolare una specie di «review slam», un botta e risposta: io le propongo con pochissime parole una suggestione che il racconto mi ha stimolato, una specie di titolo (dato che lei non ha assegnato titoli ai racconti, ma li ha semplicemente numerati in ordine progressivo), e lei aggiunge del suo commentando liberamente i propri racconti (testo in corsivo).
Inoltre, dato che la colonna sonora del libro è già stata predisposta dall’autrice stessa, tanto che ogni racconto indica proprio all’inizio la sua canzone di riferimento, ho pensato di «contrattaccare» stilando una playlist alternativa e personale, con la musica che la lettura mi ha suscitato.
Sulla fotografia invece, data la caratura dell’autrice, alzo le braccia e dichiaro subito la resa… la foto a corredo di questa recensione a quattro mani è, come si può intuire, opera di Francesca.
Ecco quello che ne è uscito. Buona lettura.
● Racconto 1 di 9 – Scacco matto
Capisci fin dalle prime righe come andrà a finire ma in fondo non pensi che accadrà davvero. Per banalizzare, direi che la curiosità è femmina…
Brano Francesca: Grizzly Bear – Ready, Able
Brano alternativo Luca: Alessandro Cortini – La storia
È il salone enorme della vecchia casa di mia zia, freddissimo e con la porta sempre chiusa,
l’odore della moquette vecchia,
i capelli che intasano i tubi di scarico.
● Racconto 2 di 9 – Squarciare il velo dell’illusione
C’è crisi, tanto per cambiare di questi tempi, ma come (quasi) tutte le crisi anche questa può sembrare reversibile. O forse è un’illusione, un non voler vedere la realtà e costruirsi un mondo proprio.
Brano Francesca: Forest swords – The light
Brano alternativo Luca: Andrea Laszlo de Simone – La nostra fine
È il teatro dell’assurdo,
un film francese degli anni ’60,
la forma che è anche sostanza.
● Racconto 3 di 9 – Materno
Forse suonerà semplicistico, ma l’immagine di una maternità in essere è talmente vivida che non saprei cos’altro aggiungere. Se non che ho colto dei sentori di John Milton e William Blake…
Brano Francesca: Tape – Beams
Brano alternativo Luca: Massive attack – Teardrop
È un disegno di Chagall,
una visione di tetti nella provincia americana,
il dipinto di Andrew Wyeth, Christina’s World.
● Racconto 4 di 9 – Una, nessuna, centomila (Francesca)
Sono tante e diverse Francesca o tante volte la stessa Francesca nell’arco del cammino di una vita? Propendo per la seconda ipotesi.
Brano Francesca: Niobe – Give all the love
Brano alternativo Luca: Blur – There are too many of us
Sono io bambina, poi, io adolescente,
l’idea che gli altri avevano di me,
gli altri, quelli che avrei voluto nella mia vita.
● Racconto 5 di 9 – Hotel House
Questo, se posso sbilanciarmi, è il mio preferito. Tanta claustrofobia ma anche un mio «mantra»: la scelta di tirarsi fuori da quella lotta che è la realtà, a mio avviso, non paga mai ed è sempre sbagliata.
Brano Francesca: Andy Stott – Submission
Brano alternativo Luca: Jon Hopkins – Open eye signal
È la mancanza d’aria, l’attacco di panico,
l’architettura tedesca del Bauhaus,
la forza dei mondi interiori.
● Racconto 6 di 9 – Pellegrinaggio laico
Una storia di condivisione, di ritualità, di catarsi, sembra tutto semplicissimo ma in fondo è una delle cose più difficili da mettere in pratica!
Brano Francesca: Flying lotus & Laura Darlington – Unexpected delight
Brano alternativo Luca: Tycho – A walk
È una certa musica delicata, proprio mia,
trovare il modo di forzare il destino attraverso gesti poetici,
la descrizione di un mondo totalmente femminile.
● Racconto 7 di 9 – Mistery man
Un uomo misterioso che passa sempre alla stessa ora, una donna curiosa che lo attende sempre alla stessa ora. Cosa può celarsi dietro tanta «normalità»?
Brano Francesca: Hanne Hukkelberg – Break my body
Brano alternativo Luca: Mogwai – Friend of the night
È quella Polonia che trovai in un viaggio,
l’immagine di Licia Maglietta,
la bellezza del niente.
● Racconto 8 di 9 – Dentro e fuori dal guscio
È l’autobiografia di un incidente, o sbaglio? Un’esperienza che, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, permette forse di vedere un po’ più dentro sé stessi.
Brano Francesca: Iron & Wine – Cinder and smoke
Brano alternativo Luca: Giovanni Truppi – Conoscersi in una situazione di difficoltà
È l’estate del 2011,
la capacità di occupare il vuoto,
una porzione della mia gamba, quella mancante.
● Racconto 9 di 9 – Girl power
Inquietante ma anche emblematico di uno dei tanti poteri che, inutile negarlo, fanno parte dell’universo femminile.
Brano Francesca: Rachel’s – Water from the same source
Brano alternativo Luca: Jóhann Jóhannsson – Flight from the city
È la voce di Diamanda Galás,
la magia del femminile,
un’idea di vampirismo contemporaneo.
Francesca Tilio scrisse questi racconti nel 2011, quando un incidente stradale la costrinse sulla sedia a rotelle per qualche mese. Impossibilitata a fotografare, pensò di costruire immagini attraverso le parole.
Li tenne al buio per qualche anno, fino al 2015, un po’ come un vecchio rullino sviluppato e stampato anni dopo.
Chi è curioso di approfondire le opere e i lavori di Francesca può trovarli nel suo sito: www.francescatilio.it
Inoltre, la stessa formula di questi racconti si può ritrovare nel blog Gipsytudine, viaggi per occhi, orecchie e altri organi, dove Francesca Tilio posta scatti dei suoi viaggi, ci scrive su una riflessione e ci abbina un ascolto musicale: https://francescatilio.wordpress.com/
Buona lettura, buon ascolto… e buona visione!
Editore: Erga
Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/playlist/3UAw64XzsIPYjR2dU2ur3i?si=T7nx71l6QXuNt40ZB5Wyzg
- Ready, Able – Grizzly Bear
- The light – Forest Swords
- Beams – Tape
- Give all the love – Niobe
- Submission – Andy Stott
- Unexpected delight – Flying lotus & Laura Darlington
- Break my body – Hanne Hukkelberg
- Cinder and smoke – Iron & Wine
- Water from the same source – Rachel’s
- La storia – Alessandro Cortini
- La nostra fine – Andrea Laszlo de Simone
- Teardrop – Massive attack
- There are too many of us – Blur
- Open eye signal – Jon Hopkins
- A walk – Tycho
- Friend of the night – Mogwai
- Conoscersi in una situazione di difficoltà – Giovanni Truppi
- Flight from the city – Jóhann Jóhannsson