di Monia Mancinelli
Seconda uscita pubblica per Read and Play.
Dopo il successo del primo reading musical-letterario del 18 ottobre 2019, tenutosi in occasione della rassegna Rockitchen che si tiene ogni mese presso la Trattoria Gallo Rosso di Filottrano (se volete, l’articolo lo trovate cliccando qui), stavolta Read and play coglie l’occasione regalatagli da Cartacanta, associazione culturale che ormai da alcuni anni organizza a Civitanova Marche (MC) il festival GialloCarta: un’occasione per riflettere su arte, musica e letteratura distribuita in diversi incontri tra la città alta e la città bassa.
“Ciao Monia, buongiorno … CartaCanta tramite Rita Angelelli della casa editrice Le Mezzelane mi ha confermato l’intervento di Read and Play del 2 novembre alle 18 a Civitanova Marche. Ti va di venire?” Questo è quello che ha scritto Davide il 21 ottobre. Si era parlato di questa proposta solo pochissimi giorni prima, e già la cosa mi piaceva. Ora era già arrivato il momento di fare sul serio.
Dieci giorni per preparare tutto da zero, tra le nostre vite incasinate di lavoro e impegni e i weekend dedicati al meritato riposo. Dieci giorni di stesura condivisi su Google Drive, su Whatsapp e su Hangouts… e quando la connessione faceva i capricci, tramite il vecchio e caro telefono – che non ci lascia mai soli nel momento del bisogno -. Arriviamo a “partorire” il tanto agognato testo che ci farà da guida nella nostra presentazione. E arriva anche il giorno del festival: 2 novembre 2019.

Civitanova ci accoglie sotto la pioggia. Il Lido Cluana – la location che ospiterà il nostro incontro – con una mostra e sedie vuote a pochi minuti dall’inizio. Io non dispero: confido nel quarto d’ora accademico che tante volte mi ha aiutato all’università.
La mia fiducia viene ripagata: la sala inizia lentamente a riempirsi, fino a che non ci sono più posti liberi… non siamo più solo io, Davide, Barbara Carano (una delle anime del festival), Rita Angelelli e Antonio Lucarini (l’attore e scrittore marchigiano che ci accompagnerà nella presentazione prestandoci la sua esperienza per la lettura di alcuni passaggi letterari). Lo spettacolo può avere inizio.
In un’ora e mezza alterniamo libri e canzoni che dialogano costantemente tra loro, laddove la musica si fa ispirare dalla letteratura (romanzi o poesie che siano) per tirare fuori canzoni e laddove la letteratura chiede aiuto alla musica non per dare movimento alla narrazione, ma per aiutare il lettore a entrare meglio nella scena e nelle emozioni dei personaggi. E così risuonano insieme il giallo di Alessandro Robecchi I tempi nuovi e il poemetto di Thomas Stearn Eliot La sepoltura dei morti con le note di Gotta serve somebody e di Desolation Row di Bob Dylan, la poesia La collina dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e dall’album di Fabrizio De André Non al denaro, non all’amore, né al cielo, il romanzo di Ernest Hemingway Per chi suona la campana e For whom the bell tolls dei Metallica, l’horror di Stephen King L’ombra dello Scorpione e Cadillac Ranch del Boss, Bruce Springsteen… solo per citarne alcuni. Senza dimenticare la chiusura del cerchio, con la presentazione della serie “Alle 5 del mattino” scritta a quattro mani dai nostri “angeli custodi” Rita e Antonio: una serie di romanzi appartenenti al genere thriller-noir ambientati a Genova e con il sottofondo del progressive rock italiano degli anni Settanta e Ottanta.
In un’ora e mezza abbiamo visto le persone ascoltarci, seguirci nei nostri giri infiniti, annuire di fronte al riconoscimento dei brani letterari che stavamo leggendo e canticchiare sottovoce le canzoni che conoscevano.
Al termine della stessa ora e mezza abbiamo visto le stesse persone offrirci tanti spunti di riflessione per arricchire la nostra cultura letteraria e musicale, i nostri progetti e le nostre collaborazioni.
Questo non può che renderci felici e sempre più convinti che il nostro progetto Read and Play non è il “folle volo” di uno sparuto gruppo di persone legate “dalla passione per i suoni e le parole che scorrono all’unisono” (per citare le parole con cui il festival ci ha presentato), ma un sogno che ha tutte le carte in regola per diventare realtà.
