di Cecilia Gariup
Leggendo La mia amica rock’n roll di Tracey Thorn quello che ho subito provato è stato un senso di profonda gratitudine. Per i contenuti, per come sono espressi e, come sempre, per il lavoro della casa editrice Jimenez, per cui non ho nessun problema a dichiarare in pubblico il mio amore incondizionato.
Immediatamente dopo questa sensazione positiva, però, è iniziato a montare in me un senso di fastidio, una delusione cocente nei confronti in primis di me stessa, e subito dopo della cultura in cui vivo, che evidentemente ho introiettato alla grande, del costume e del conformismo di pensiero.
Mi spiego meglio.
Ci sono differenti livelli di profondità, in ogni cosa, in ogni processo cognitivo e di costrutto intrapsichico. Spesso ci limitiamo a utilizzare le cosiddette euristiche nell’analisi della realtà, ovvero strutture già note e preconfezionate che, senza troppo dispendio di energia mentale, ci indicano una strada, un solco già tracciato, per interpretarla.
Poi ci sono le cose che ci interessano veramente, e, per motivi personali, affettivi, professionali (e chi più ne ha più ne metta), a questo genere di eventi applichiamo un altro grado di analisi. Profonda, scevra da preconcetti, interessata.
È qui che ho fallito. Io amo i Go-Betweens. Probabilmente il mondo si divide in chi i Go-Betweens li conosce e chi no. Perché se li conosci la dedizione nei loro confronti è praticamente fuori discussione. Ma per me, donna adulta e libera, i Go-Betweens (mi costa moltissimo quello che sto per scrivere) sono sempre stati Grant e Robert. Un duo maschile. Poco mi importava se in realtà c’erano anche due donne nella band, che per un periodo sono state pure le compagne di vita, oltre che musiciste, del duo in questione.
Abbattere le categorie precostituite
Quindi ho letto questo libro con una doverosa presa di coscienza dei miei limiti, ma anche con la meraviglia della scoperta di avvenimenti e personalità che ignoravo. La mia amica rock’n roll mi ha fatto riflettere su quanto alcune categorie precostituite e socialmente accettate e condivise siano così potenti da deviare e condizionare il pensiero, e le vite che racconta testimoniano che nel mondo della musica e dell’industria musicale un uomo conterà sempre più di una donna (e due uomini ancora di più); cantante e chitarrista, all’interno di una band, avranno sempre più peso e visibilità degli altri componenti.
La batteria non è lo strumento più ovvio per una donna. In ogni caso, devi lottare per farti strada in una band. La via più facile è fare la cantante. E poi ci sono gli strumenti che sono considerati eccentrici, e in qualche maniera femminili, tipo forse il violino, o l’oboe. Tastiere: ok; non troppo mascoline. Volendo, puoi imbracciare una chitarra o un basso. Ma essere una batterista? Questo rompe davvero le regole.
Lindy Morrison, donna batterista
E dunque, questo libro parla di Lindy Morrison, la donna batterista di una delle band più sottovalutate della storia della musica. Parla di un’amicizia meravigliosa, che resiste al tempo, che integra le differenze e che si esprime secondo un codice del tutto personale. Parla dell’enorme potere del femminino, tralasciando qualsiasi tipo di sentimentalismo o di deriva emotiva. Ed è una piccola-grande rivincita, il contraltare al libro Grant ed io di Robert Forster, in cui le figure di Lindy e Amanda (l’altra componente femminile della band) risultano nettamente secondarie nella narrazione della storia della band.
La mia amica rock’n roll è lo splendido regalo di Tracey Thorn alla sua cara amica Lindy, un regalo pensato, costruito e perfezionato in una vita intera di relazione. Un modo tutto femminile di testimoniare l’amore e di riscattare il riconoscimento che Lindy si merita.
“…quindi andiamo avanti, ora leggi, e spero non te la prenderai per quello che ho fatto con la storia della tua vita, come l’ho usata: per parlare di noi due, per parlare di altre donne, per parlare di come le nostre storie sono state raccontate da altri, o non raccontate. Tu sei al centro di tutto, ma tu come appari ai miei occhi. Forse tutto ciò che segue sarà una rivelazione per te.”
È un libro profondamente femminista, questo. Perché il torto subito da una sorella incide anche la nostra carne.
Amen.
La playlist de La mia amica rock’n roll di Tracey Thorn
Ascolta la colonna sonora su Spotify: La mia amica rock’n roll di Tracey Thorn.
La tracklist
- Anarchy in the U.K. – Sex Pistols
- Blank Generation – The Raconteurs
- In the mood – grant Miller
- Chattanooga Choo Choo – Glen Miller
- Lady midnight – Leonard Cohen
- Power in the darkness – Tom Robinson Band
- Under my thumb – The Rolling Stones
- Head full of steam – The Go-Betweens
- After the fireworks – Tuff Monks
- Golden Brown – The Stranglers
- Come together – The Beatles
- Typical girls – The Slits
- Shipbuilding – Robert Wyatt
- Upside down – Diana Ross
- Cattle and Cane – The Go-Betweens
- Bachelor Kisses – The Go-Betweens
- I feel the Earth move – Carole King
- Way over yonder – Carol King
- You’ve got a friend – Carol King
- Will you love me tomorrow? – Carol King
- You’re so vain – Carly Simon
- Thunder road – Bruce Springsteen
- Tenth Avenue Freeze-out – Bruce Springsteen
- Born to run – Bruce Springsteen
- I know it’s over – The Smiths
- Shout to the top – The Style Council
- Blue Moon Rose – Everything but the girl
- Man O’sand and Girl O’sea – The Go-Betweens
- Pt. Company – The Go-Betweens
- Starman – David Bowie
- Bow Down – The Go-Betweens
- Twin layers of lightning – The Go-Betweens
- Dive for your memory – The Go-Betweens
- Streets of your town – The Go-Betweens
- Clouds – The Go-Betweens
- We belong together – Ritchie Valens
- Living it up – Damian Marley
- He touched me – Barbra Streisand
- Tricks – Stella Donnelly
- The Whole of the moon – The Waterboys
- Chandelier – Sia
- Liability – Lorde
- Spring Rain – the Go-Betweens
- Me and Bobby D – Everything but the girl