Il segreto di Vicolo delle Belle – Marika Campeti

di Marika Campeti


Quando Davide mi ha proposto il suo progetto di creare una colonna sonora per il mio romanzo “Il segreto di Vicolo delle Belle” ne sono stata entusiasta. Abbinare la musica alle parole per me, che oltre ad essere una scrittrice, insegno danza, è stata una meravigliosa sfida, e ho immaginato i personaggi muoversi sulle note in una dimensione parallela a quella reale: un sogno dove la storia si intrecciava tra le note creando un’onirica danza di sensazioni ed emozioni.

Sensazioni, da qui sono partita, perché il mio romanzo, dicono i miei lettori, è stato scritto con i cinque sensi. E così sono partita da una musica che rievocasse la magica città di Tangeri, lì dove il romanzo ha inizio, con la colonna sonora del famoso film di Bertolucci. I sapori e gli odori del Marocco sono tangibili nella lettura dei primi capitoli, così come il salto temporale che spiazza, quando dal presente marocchino ci si trova negli anni 90 a Terracina.

L’uso della tecnica del flashback è presente in tutto il romanzo, per questo motivo, anche a livello musicale, ho voluto seguire questa tecnica, saltando da un’atmosfera all’altra, da un luogo geografico all’altro (Il Marocco e la città di Terracina) e da un’era temporale all’altra.

Le musiche che ho scelto dell’estate del 1993, quelle che accompagnano l’amore segreto tra Francesco e Sofia, sono le mie, sono le canzoni che ascoltavo nella mia adolescenza, affacciandomi per la prima volta alle emozioni di bambina che si tramutavano pian piano in quelle di una ragazza sensibile e romantica. 
Ho voluto cercare delle musiche che rappresentassero non solo le epoche e i luoghi, ma anche gli stati d’animo, l’amore quasi impossibile che nasce tra l’occidentale Sarah e Hossam, il misterioso tessitore di tappeti, il loro primo incontro fisico tra le acqua chiare delle cascate dell’Akchour, la nostalgia di Sofia per una città di mare che ha rivelato una parte di sé sconosciuta, in un’età in cui innamorarsi come una ragazzina le risultava davvero improbabile, il tormento di Rosa nella difficile quotidianità che una donna doveva vivere durante la seconda guerra mondiale, la violenza che subisce da suo marito, sia fisica che psicologica, le chiacchiere su Nina, sul suo essere ciò che è, una donna che ha reso il suo corpo uno strumento per vincere la miseria che si è abbattuta sulla sua vita.

Alcune canzoni sono profondamente mie, legate a sensazioni che ho realmente vissuto, alla mia personale nostalgia di luoghi che mancano come persone care, di attimi rubati tra vicoli intrecciati, respiri che profumano di cannella e cumino, tramonti indimenticabili su orizzonti che ho davvero amato, l’uno opposto all’altro,  letteralmente, dall’altra parte del mare.
Le canzoni di Fiorella Mannoia richiamano quella nostalgia tutta personale, di chi ha posato gli occhi sul mare e ci ha lasciato il cuore, non un mare qualunque, il mio mare, che nel romanzo è anche il mare di Sofia e di Sarah, di Rosa e di Nina. 
Canzoni diverse tra loro, alcune quasi sconosciute, che hanno un valore simbolico forte, come i miei personaggi, come la mia storia, come il mio viaggio cominciato in una notte di luglio guardando il mare, che ha fatto nascere e crescere il mio romanzo, riservandomi emozioni che hanno impreziosito non solo la mia vita di scrittrice, ma soprattutto la mia anima di donna. 
La canzone finale dei Radiodervish, rappresenta proprio il finale del romanzo. L’amore assoluto, l’amore più puro, è ciò che alla fine risolve i nodi, chi ha letto il libro sarà sicuramente d’accordo con me nella scelta. La versione cantata sia in arabo che in italiano rappresenta per me l’incontro che si vuole celebrare tra due culture, attraverso l’amore. Due culture che seppur diverse e lontane, con la comprensione, con la conoscenza, possono trovarsi in un linguaggio che è comprensibile a tutti: quello dell’amore.

Editore: Apollo Edizioni

Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/user/snp5dezur5a7yht9mjmyn6fkk/playlist/7IPodtiKquoAhffxcBHJpJ?si=ekR1MsmQT6KC9ahKYbyFvQ

La colonna sonora de “Il segreto di Vicolo delle Belle” di Marika Campeti
  1. The sheltering sky Theme (Il tè nel deserto) – Ryuichi Sakamoto
  2. Secret Love – Buddha Bar       
  3. What’s up – 4 Non Blondes
  4. All she that she wants – Ace Of Base
  5. Saharan dream – Ennio Morricone feat. Amy Stewart
  6. Desert Rose – Sting feat. Cheb Mami
  7. Un’avventura – Lucio Battisti feat. Formula 3
  8. Le notti di maggio – Fiorella Mannoia
  9. Bocca di rosa – Fabrizio De André
  10. 4/3/1943 – Lucio Dalla
  11. Un’ora sola ti vorrei – Fedora Mingarelli
  12. Pandora’s Torment – Paul Dinletir
  13. Sinno’ me moro – Gabriella Ferri
  14. Mare d’inverno – Fiorella Mannoia
  15. Favola blues – Peppino Di Capri
  16. Tu si na cosa grande – Radiodervish