I ponti di Madison County – Robert James Waller

di Lara Santini


Gran parte di voi conoscerà questa storia, se non per aver letto il romanzo, per aver visto l’omonimo film.
Parliamo de I ponti di Madison County, best seller del 1992, scritto da Robert James Waller, la cui prima edizione avvenne nel 1993, ma del quale noi di Read and play abbiamo letto quella più recente della casa editrice Sperling & Kupfer.

Non volendo fare un riassunto, cercheremo di ripercorrere le vicende attraverso una strada secondaria, come quella imboccata da Robert.

Robert Kincaid era una specie di stregone, che ospitava dentro di sé luoghi strani, perfino spaventosi. Francesca lo avevo intuito immediatamente in quel caldo, asciutto lunedì d’agosto del 1965, quando lo aveva visto scendere dal furgone, nel suo cortile.

 In realtà il romanzo inizia nel 1989, quando uno scrittore viene contattato da Michael e Carolyn Johnson, per mettere nero su bianco la storia di un amore unico, durato fisicamente soltanto tre giorni, ma mai dimenticato: quello tra Francesca, la loro madre, e il fotografo Robert Kincaid.

Ci sono canzoni che nascono dall’erba punteggiata d’azzurro, dalla polvere di migliaia di strade di campagna. Questa ne incarna la poesia.

La colonna sonora

Ascolta la colonna sonora: I ponti di Madison County – Robert James Waller

La playlist è composta da 12 brani, partendo da Get up get out del quartetto folk statunitense The Weavers, per proseguire con Bob Dylan.  

La sola canzone di Dylan che avesse realmente apprezzato era “Girl from North country”. Era anche l’unica che fosse in grado di suonare e cantare e ne canticchiò le parole tra sé e sé mentre si allontanava dalle enormi cavità rossastre che si aprivano sul terreno.

Quasi tutti i brani fanno da sottofondo alla storia, provenienti dalla radio: una costante nel romanzo.

Alla radio c’era Faron Young, con una canzone di qualche anno addietro, The shrine of St Cecilia. Martire romana del terzo secolo dopo Cristo, rammentò Francesca. Patrona della musica e dei ciechi.

Sempre dalla radio, precisamente dalla stazione KMA, ascolterete anche un brano di Hank Snow, e noi di Read and play, abbiamo scelto di inserire I’ve been every where.
Allo stesso modo, abbiamo deciso di farvi ascoltare una traccia che appartiene alla colonna sonora del film, totalmente diversa da quella del romanzo. Parliamo del “tema” dell’omonima pellicola del 1995, con la regia di Clint Eastwood, al quale rivolgiamo i nostri auguri per il suo 90º compleanno (31 maggio 2020), omaggiandolo proprio in questa data con un piccolo gesto: la pubblicazione di questa recensione.
Perché non è solo un regista instancabile, e un attore immenso, ma anche un compositore che è riuscito a catturare la complessità di quella che sarebbe potuta sembrare una semplice storia d’amore. In realtà “I ponti di Madison County”, pur appartenendo alla categoria romanzi rosa, è molto di più: è musica, è poesia.

Editore: Sperling & Kupfer

La tracklist

  1. Get up, get out – The Weavers
  2. Girl from the north county – Bob Dylan
  3. I’ve been everywhere – Hank Snow
  4. Never ending – Elvis Presley
  5. And I love her – The Beatles
  6. The shrine of St Cecilia – Faron Young
  7. Tangerine – Tommy Dorsey
  8. Volver – Carlos Gardel
  9. Autumn leavers – Miles Davis
  10. Sophisticated lady – Duke Elligton
  11. The blessing – Ornette Coleman
  12. Do eyes ( love theme from the bridges of Madison County) – Lennie Niehaus, Clint Eastwood