Felici diluvi – Graziano Gala

di Davide Morresi


Ho un particolare interesse per gli autori emergenti. Sono affascinato dalle storie diverse dal solito e dagli stili narrativi audaci, coraggiosi. A volte li trovo per caso, altre volte perché seguo un consiglio.
È stato così che ho conosciuto Graziano Gala.
Ho chiesto a Nü delle storie, una delle più valide blogger attualmente in attività – Il Loggione Letterario -, di consigliarmi qualcosa.
Lei mi ha suggerito questo libricino, apparentemente parsimonioso di pagine ma straordinariamente generoso di sentimenti.

14 racconti, 14 storie, veloci da leggere e difficili da dimenticare, che hanno per protagonisti persone vere, reali, inaspettate.

Il primo racconto, “L’applauso”, è lungo appena cinque pagine. Ho iniziato la lettura con scetticismo. Cosa si può esprimere in sole cinque pagine? Ho dovuto ricredermi. Graziano Gala ci regala Marco Poli, un netturbino, che trova la felicità suonando “Il lago dei cigni” su un pianoforte Yamaha abbandonato.
Da lì in avanti è stato un continuo di emozioni e stupore. Ho letto ogni pagina con un’attenzione che non credevo possibile.
Mi sono immerso nella storia di Goffredo che deve lottare per nutrire le sue amate rose.
Ho provato le emozioni del Moroni, professore di latino a Milano, emigrato da un paesino del Sud verso la grande città.
Ho ascoltato la messa di Don Pasquale.
Ho vibrato all’accelerazione dell’Alfa Romeo del Mancinelli.
A ogni racconto la stessa sensazione: quella di entrare in un mondo parallelo e uscirne soltanto dopo il punto finale, con fatica.
Il piacere di leggere è stato talmente forte che ho anche pensato di fermarmi per evitare la conclusione, perché la fine del libro sarebbe coincisa con la fine del piacere.
Ogni volta, ogni dieci pagine, ero sempre più convinto di stare leggendo l’opera di un autore emergente con una capacità di scrittura fuori dall’ordinario. E ancora: a ogni fine di racconto / inizio del racconto successivo, mi sembrava di essere in balia di una danza: c’è una musicalità nella narrazione di Graziano Gala che raramente ho trovato altrove.

Non ho potuto quindi evitare un pensiero: “Questo libro è troppo bello, lo voglio in un articolo su Read and play”. Allora ho ripercorso il libro, alla ricerca di riferimenti musicali, per crearne la colonna sonora. Ho trovato alcuni brani (il libro si apre con una citazione da Caterina di Francesco De Gregori), ma non erano sufficienti. E comunque non avrebbero reso atto alla musicalità che percepivo. Allora ho deciso di contattare l’autore e di chiedergli: “Che ne diresti di indicarmi delle canzoni che ritieni adatte al tuo libro?”

È così che nasce questa colonna sonora. Graziano ha associato un brano a ogni racconto della sua antologia. Non solo: per ognuno ha scelto anche una parola, una sola: un verbo.

Editore: Musicaos Editore

Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/user/snp5dezur5a7yht9mjmyn6fkk/playlist/0mZdpCaPaTDpCGz31YaqUP?si=AsrT7ODwRou1ICya8gReng

La colonna sonora de “Felici diluvi” di Graziano Gala
Titolo del raccontoBranoParola
1. L’applausoIl lago dei cigni, Tchaikovsky Misurarsi.
2. Il sonno dei giustiIn the hall of the Mountain
King, Grieg
Ingegnarsi.
3. ComplanariNuvolari, Lucio DallaImmaginare.
4. Sabotare il silenzioGoodbye for now, P.O.D.Agitare.
5. RecuméternaBallata per la mia piccola iena, AfterhoursRinascere.
6. Le circostanze dell’arrivederciCircles, Greta Svabo
& Ludovico Einaudi
Dimenticarsi.
7. La figlia di BrasiI could see you, YirumaRitrovare.
8. Piatti, bottiglie, improvvisate
stoviglie
Dentro Marilyn, AfterhoursSbagliarsi.
9. Rumori da basso
(dalle caviglie in giù)
La locomotiva, GucciniStancarsi.
10. Sentir messaSenzafine, Lacuna CoilProstrarsi.
11. La prospettiva di GiudaMambo, Lucio DallaProvare.
12. Purché le piacciaUn matto, De AndrèConfondersi.
13. Fuori i polmoni Un giorno come gli altri,
Sinfonico Honolulu
Respirare.
14. Felici DiluviCalling you, Tom
Szirtes
Salutarsi.