di Eleonora Pizzi
Sì, Maiunagioia Spada è una sfigata. L’unica amica che ha, Tonia, è immaginaria e la prende pure per il culo tutto il tempo. Anche sull’effettiva concretezza in carne del suo gatto ho dei dubbi. La cosa più incredibilmente fuori di testa che fa è scriversi sul braccio, ogni santo giorno: wenn ein Glückliches fällt. L’ultimo verso di una poesia di Rilke. La ciliegina sulla torta del suo essere stramboide è, infatti, collezionare parole intraducibili in ogni lingua del mondo. Perché l’universo di Gioia Spada non può essere ricondotto entro i confini di lettere e pronunce. La bellezza del significato è più profonda dei fonemi, si insinua come inchiostro perlescente di meraviglia nella pozza d’acqua sporca in cui si immergono le parole ogni volta che le usiamo senza capirle per intero. Come nessuno capisce Gioia.
Nessuno tranne Roger Waters e David Gilmour, certo, ma si deve accontentare di spararseli in cuffia a ogni piè sospinto, non essendo loro i suoi vicini di pianerottolo nelle case popolari. L’unico che un po’ ci prova è il professor Bove, filosofia, che però le regala più enigmi da risolvere che vere e proprie risposte. La sua famiglia… meglio lasciar perdere.
Questo finché non arriva l’incontro fortuito con tale Lo, medaglia d’oro prima nella disciplina olimpica di Sorriso Abbacinante, e poi nel campionato mondiale di Sparizione e Mistero. Ma Gioia Spada non ha tutte le rotelle a posto, mica si sarà immaginata pure Lo? Perfino Tonia non ci crede…
La musica in questo libro serve a Gioia per rimanere sana di mente e di cuore, e al lettore per far depositare sottopelle il significato delle parole intraducibili, di cui a fine libro è stilato un puntuale elenco strutturato così: – parola intraducibile: ottantasette righe di spiegazione del significato. Per farla breve, usiamo la musica: cwtch (gallese), che oltre a essere intraducibile è anche impronunciabile, è l’intreccio delle voci di Eddie Vedder e Roger Waters quando suonano al Madison Square Garden, è quell’assolo, è preciso preciso quell’abbraccio tra Eddie e Roger alla fine dell’esibizione. È quella roba lì. E, come questo libro, è TANTA roba.
Editore: Garzanti
Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/user/snp5dezur5a7yht9mjmyn6fkk/playlist/5qezopW9iXbPfPlBAEhBDL?si=IWH0JS3eQTma3Z9H735FBA
Nota: nella colonna sonora è presente Comfortably Numb nella versione Live in Berlin di Roger Waters con i Van Morrison. In realtà nel romanzo si fa riferimento alla versione che trovate a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=z6b25eGRhXE, ma che, non essendo mai stata incisa, è disponibile solo in video.
1. The great gig in the sky – Pink Floyd
2. La donna cannone – Francesco De Gregori
3. Sogna, ragazzo, sogna – Roberto Vecchioni
4. Il pescatore – Fabrizio De Andrè
5. Another brick in the wall – Pink Floyd
6. Mother – Pink Floyd
7. Learning to fly – Pink Floyd
8. Nessun dorma (Turandot) – Carreras, Domingo, Pavarotti
9. Love is a losing game – Amy Winehouse
10. Fix you – Coldplay
11. Firework – Katy Perry
12. In bloom – Nirvana
13. Hoppípolla – Sigur Rós
14. Company – Justin Bieber
15. 1979 – The Smashing Pumpkins
16. Born to run – Bruce Springsteen
17. Breathe – Pink Floyd
18. Pigs on wing – Pink Floyd
19. Jesus of Suburbia – Green Day
20. Blame it on my youth – Blink 182
21. Comfortably numb (live) – Roger Waters
22. Wish you were here – Pink Floyd