Book passage – Luca Brecciaroli


Ci sono delle cose che capitano per caso, a volte non sai spiegarti perché, anche se le hai avute per molto tempo vicine, a portata di mano, ma senza coglierle.

Accade che coltivi più o meno da sempre una grande passione per la musica, i libri, il teatro, passioni davvero grandi che fanno sì che quasi ogni ora della tua giornata sia accompagnata da tali fedelissimi amici. Passioni che fanno sì che ti ritrovi la casa piena di libri e dischi, che giri come una trottola tra teatri e club per concerti, che cerchi come ossigeno presentazioni di libri e, tanto per cambiare, maledici il fatto che vivi in provincia, dove le cose te le devi guadagnare con pazienza e impegno, cercando in giro e girovagando un po’ ovunque, attendendo quando si può il fine settimana per andare dove le cose accadono.

Poi, sempre per puro caso, scopri che ci sono molti altri come te, che ti incontri più o meno negli stessi posti, più o meno sempre le stesse persone.
Che fai la spola tra la libreria e il negozio di dischi che per fortuna sono a due passi da casa, luoghi fatati dove ci si scambiano consigli di ogni tipo, ci si organizza per i concerti, si discute intorno alle proprie passioni.
Che ogni tanto scribacchi qualche recensione di musica e qualche nota sui libri, ma che non avevi mai colto (chissà perché poi…) che la cosa si potesse abbinare, un connubio talmente banale e immediato che, forse proprio per questo, sembrava impossibile da cogliere.

Poi accade che, sempre per puro caso, ascolti una conversazione durante una serata (tanto per cambiare) di musica, una di quelle dove si abbinano musica e parole, oltre a buon cibo e buon vino dato che siamo pur sempre nelle Marche e forse è quello che ci viene meglio…
Ascolti una persona parlare di come libri e musica si possano intrecciare ancor più di quanto fai ogni giorno da molti anni, quando trascorri le serate casalinghe (quelle senza teatro e concerti in zona) con una buona lettura e tanta, tanta musica. Quelle serate simili alle domeniche uggiose e invernali, in perfetto stile british (cit. Morrissey, Everyday is like Sunday).
Continui ad ascoltare come sia naturale “tirar fuori la colonna sonora dal libro”, cosa che hai fatto spesso inconsciamente, senza nemmeno rendertene conto.
E allora vinci la tua naturale ritrosia a farti avanti e dici a quella persona:
– Sai che è un’idea stupenda? Mi interessa moltissimo!
Conosci quindi Davide, che con un entusiasmo contagioso e una simpatia genuina ti presenta Read and Play, un blog di libri (vero, ce ne sono già tantissimi) dove alle impressioni sulla lettura si aggiunge una colonna sonora (e qui il cerchio si restringe, e di moltissimo, fatta salva una trasmissione radiofonica che ricordi di aver ascoltato una volta, ma è un’altra cosa…).
L’idea è davvero stupenda, è buona parte di ciò che alimenta le tue passioni.
La chiacchierata con Davide prosegue e la scintilla si ingigantisce, fino al momento dei saluti.

Sai che non te lo puoi permettere, sai che già non hai un attimo libero, sai che non puoi farlo e quindi… lo fai, e pure di corsa! Irresistibile provare a cimentarsi, e ci provi. E scopri che tanti libri citano tante canzoni, che ci sono molte colonne sonore già scritte nelle pagine, e che se non ci sono ti vengono in mente mentre leggi, e che “il matrimonio s’ha da fare”, anzi era già fatto ma non lo vedevi. E che come spesso accade le cose più belle sono quelle per molti versi più semplici, alle quali non fai caso nella vita di tutti i giorni.

Quindi riprendi in mano il libro che avevi da poco iniziato e scopri che c’è musica, tanta musica dentro, pure se il libro è una sorta di autobiografia in forma di intervista di un autore israeliano, fai quasi fatica a limitare la musica a 25 brani (!), e ti accorgi che mettere per scritto le tue impressioni sulla lettura viene quasi naturale, quasi quanto abbinarle alla musica. Il caso, ancora una volta, ha voluto che quella del bellissimo L’ultima intervista di Eshkol Nevo (scopri la sua playlist qui) divenisse la tua prima recensione pubblicata su Read and Play, tra ottobre e novembre 2019.
E, infine, ti accorgi che incontri e che avevi incontrato Davide in tante occasioni, ma prima non ci avevi fatto caso…

Grazie a Davide e a Read and Play, una famiglia stimolante e accogliente. Happy birthday!!! (cit. Blur, Birthday)

P.S. scrivo queste righe in una delle giornate di clausura dovuta a questa situazione, assurda e inedita, che ci sta coinvolgendo tutti. Le letture e la musica stanno conoscendo qui da me un picco incredibile, ancor più del solito. E una canzone che amo, molto importante per me, è divenuta suo malgrado una sorta di inno per questo periodo così anomalo e surreale. L’ho anche citata, chissà perché proprio lei tra le mille che amo e che cambiano continuamente dato che cerco ogni giorno nuova musica, nelle poche note di presentazione sulla pagina “Chi siamo” del sito Read and Play (cit. Colapesce, Restiamo in casa).

Canzoni consigliate:
• Everyday is like Sunday – Morrissey
• Birthday – Blur
• Restiamo in casa – Colapesce

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