intervista di Monia Mancinelli
• Ciao Paolo. Grazie innanzitutto per aver dato la tua disponibilità a Read and Play per un articolo-intervista sul tuo esordio su carta stampata con “21 poesie invece di chiederti come stai”.
Da quel poco che so di te sembra che tu abbia percorso una strada “movimentata” prima di approdare lì dove ti senti a casa. Ci vorresti parlare un po’ dell’avventura della tua vita?
Prima di diventare libraio ho cambiato molti lavori, facendo mio – chissà quanto inconsapevolmente – il detto francese “douze métiers, treize misères”. A venticinque anni ho preso una laurea in lettere moderne, ma subito dopo mi sono dedicato a tutt’altro: commesso in un negozio di ottica, operaio in un’industria tessile, mascotte e Babbo Natale nei centri commerciali, impiegato in una fabbrica di calzature, sassofonista in un’orchestra di liscio, insegnante di scrittura creativa presso una scuola di fumetto e portiere di notte in albergo. Nel frattempo, nel tempo libero da questi mestieri – ma spesso anche durante, in testa – non ho fatto altro che scrivere.
• Perché hai scelto il nome “Il Libraio di notte” per la tua attività? Come si conciliano libri e notte?
L’ho scelto come omaggio alla mia attività precedente, e perché suonava bene, evocando poesia. Libri e notte si conciliano senza difficoltà, accompagnando le ore degli insonni. A luce bassa, con la complicità del silenzio, si leggono e si scrivono le pagine migliori.
• Passiamo ora a “21 poesie invece di chiederti come stai”. Il significato di 21 mi è chiaro, ma perché “poesie invece di chiederti come stai”?
Perché molte volte mi sono trovato a saper dire una cosa soltanto scrivendola, anche se si trattava – apparentemente – della più semplice delle domande da fare. Poi, semplice per modo di dire… “Come stai?” è allo stesso tempo una domanda difficile e una risposta difficilissima.
• Oltre alla pubblicazione cartacea, tu porti in giro “21 poesie invece di chiederti come stai” come un reading concerto. Ci vorresti raccontare come è nata questa idea e com’è la collaborazione con il tuo compagno di viaggio Domenico Gialloreto?
Per presentare la raccolta di poesie volevo un’alternativa al classico moderatore. Nelle date del tour di “21 poesie invece di chiederti come stai” a moderare la presentazione del libro sono le canzoni, che sono eseguite chitarra e voce dopo la lettura di ogni poesia, richiamandola per temi e atmosfere. L’idea è nata per accostare due forme d’arte, poesia e canzone, di cui troppo spesso si sottolineano più le differenze che i punti di contatto. Suono con Domenico Gialloreto da un paio d’anni e ci troviamo molto d’accordo su quest’ultimo punto.
• Dalla playlist che ci proponi si nota la tua propensione per il cantautorato italiano. Come mai questa scelta?
È il genere di musica che conosco di più e, probabilmente, quello che preferisco. I miei genitori ascoltavano molta canzone d’autore e, forse per una sorta di imprinting, ho cominciato a sentirla, a cercarla e scriverla anch’io. Ai vostri lettori ho proposto questa scaletta soltanto italiana proprio per il discorso che ti facevo sopra, sulla continuità fra poesia e canzone, che con pezzi in lingua straniera sarebbe stata meno immediata e per questo meno efficace.
• Anche tu sei un cantautore, tanto che hai proposto alcune delle tue canzoni nella playlist. Ci parli anche di questo aspetto della tua vita?
In realtà si tratta di un aspetto che, a livello di scrittura, appartiene al passato. Non compongo canzoni da molti anni e, non suonando praticamente mai uno strumento, non credo che ne verranno fuori di nuove. Dai venti ai trent’anni ne ho scritte circa quaranta, ma poi, gradualmente, l’interesse per la componente musicale è venuto meno e sono rimaste soltanto le parole, che col tempo hanno imparato a bastare a se stesse. Come già detto altrove, non sento la mancanza della musica fatta di note, ogni parola ha un proprio suono che riesco a sentire chiaramente.
• Hai già un nuovo progetto in cantiere? Vuoi darci qualche anticipazione?Dopo l’uscita del libro ho continuato a scrivere versi. Per ora non so dirti altro, ma qualcosa mi dice che continuerò.
Editore: Riccardo Condò Editore
Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/playlist/4x4ojQGR9L6vyC6lwSuRkO?si=0U34XJY6TFmacq8zAI7cDQ
- La stagione dell’amore – Franco Battiato | La stagione delle tue lentiggini
- Il libraio di Selinunte – Roberto Vecchioni | La mia libertà è un letto a una piazza – https://www.youtube.com/watch?v=W1GMDXYkdV8
- Meravigliosa creatura – Gianna Nannini | Chiamami Nuvola
- Neve – Federico Sirianni | Neve
- Farewell – Francesco Guccini | Una piccola Audrey Hepburn
- Nel Paese di Alice (Paolo Fiorucci) | Cartoline dal Paese delle Meraviglie – https://www.youtube.com/watch?v=bE_KAU7RGag
- Ragazzina – Baustelle | Quando ti chiederanno di papà
- Favola – Eugenio Finardi | Ninna nanna dei tre cuori
- Il treno per Kukuwok – Max Manfredi | Odissea di un pendolare
- Amore che vieni, amore che vai – Fabrizio De André | Tutto compreso
- L’inverno non c’è più – Pacifico | Invece di chiederti come stai
- Signora bionda dei ciliegi – Ivan Graziani | Sconfitti generazionali
- Straniero – Alessio Lega | Ma tu che vai, ma tu rimani
- Per me è importante – Tiromancino | Nell’ora giusta
- Un giorno credi – Edoardo Bennato – Sulla strada per Tiresia
- Il bacio sulla bocca – Ivano Fossati | Il primo suono della felicità
- Una mano sugli occhi – Niccolò Fabi | Da quando ho smesso di essere Superman
- Buonanotte fiorellino – Francesco De Gregori | La lezione del girasole
- Il regno delle fate – Max Manfredi | Viaggiatori senza vento
- L’acqua e la pazienza – Pino Marino | Ricordarsi di innaffiare –https://www.youtube.com/watch?v=wu_xj3V679Q
- Dentro la tasca di un qualunque mattino – Gianmaria Testa | Tutte le volte che ti spunta un sorriso
- Cellulare e carta sim – Simone Cristicchi | Mille minuti
- I baci – Alessio Lega | I tuoi baci sono come la Nutella
- “Sliding Doors”
- Azzurro – Paolo Conte | 15/08
- Il tuo culo e il tuo cuore – Roberto Vecchioni | Dialogo tra Es, Io e Super-Io su una scala mobile tedesca
- Chissà se in cielo passano gli Who – Ligabue | Appunti finali di un astronauta agnostico
- Dorwinion – Paolo Fiorucci | Dorwinion – https://www.youtube.com/watch?v=LonNoa8L-10