di Stefano Ficagna
L’adolescenza è una fase della vita che lascia segni indelebili. Raccontarla bene implica districarsi fra stereotipi e facili banalizzazioni, rischiando di apparire retorici o, nei casi peggiori, solamente noiosi. In Nascondersi, breve romanzo pubblicato dalla casa editrice napoletana Pidgin, l’autrice Jaime Fountaine illustra con immagini vivide l’estate di una ragazza fra problemi famigliari, i primi amori e la noia della periferia americana, riuscendo con equilibrio e una sottile vena di mistero a rendere la sua storia particolare e universale al tempo stesso.
La playlist
Ascolta la playlist su Spotify: Nascondersi – Jaime Fountaine
Anche se non mancano scene in cui un’autoradio accesa o un televisore sintonizzato su un canale musicale entrano nella narrazione, di fatto non c’è musica riconoscibile all’interno del romanzo: Fountaine ha colmato questa lacuna fornendoci una playlist che funge da ideale “colonna sonora”, nove brani (di cui uno, purtroppo, irreperibile su Spotify) che vi trascineranno nella vita dell’anonima protagonista della vicenda, fra le urla di Courtney Love e PJ Harvey e le atmosfere dilatate e diversamente malinconiche di gruppi come The Cardigans, Japanese Breakfast e Violent Femmes.
Grazie Jaime per la collaborazione!
Tracklist
- Violet – Hole
- Kristina – Natural Velvet
- Life of crime – The Triffids
- Confessions – Violent Femmes
- My body’s made of crushed little stars – Mitski
- Natural one – Folk Implosion (https://www.youtube.com/watch?v=Y0FT-5JLCAY)
- Choke – The Cardigans
- Boyish – Japanese Breakfast
- 50ft queenie – PJ Harvey
Un’indimenticabile estate qualsiasi
Una delle prime lezioni che deve imparare chi vuole scrivere consiste nel descrivere la noia senza essere noiosi. Fountaine, al suo esordio letterario, riesce ad aggirare l’ostacolo mettendoci letteralmente nei panni di una ragazzina in piena adolescenza, bloccata nella periferia di una città statunitense durante un’estate vissuta lavorando come babysitter, giocando a “Caccia all’uomo” (una specie di nascondino a squadre) con le poche amicizie del circondario e subendo passivamente gli eccessi della madre, una single divorziata che passa da un uomo all’altro. Ad animare le sue torride giornate sono le prime timide esperienze sessuali con un coetaneo, Jason, e il mistero riguardante un maniaco che si aggira nel circondario in macchina, che lei pensa di aver identificato nel commesso del minimarket Drew: per il resto le sue giornate si svolgono identiche, ritmate dal processo di cambiamento che si svolge nel suo corpo.
Quando sarò più grande andrò a vivere da sola. Non una cazzata da ragazzina tipo una casa sull’albero “vietata ai maschi”. Semplicemente da sola. Niente fidanzato, niente marito. Solo io. Non avrò bisogno di nessuno.
Il problema di mia madre è che ha bisogno di loro. È come se pensasse che smetterebbe di essere reale se qualcuno non la toccasse.
Ogni uomo vuole che lei sia qualcosa di diverso. Una brava cuoca, una brava amante. Non è mai abbastanza. La lasciano tutti. Ogni singolo Jeff.
Nascondersi è un libro che rapisce il lettore, catapultandolo in un mondo ristretto ricreato con perizia e animato da poche figure che appaiono però vivide e reali. Fountaine adotta una prosa fatta di frasi brevi e concise, non spettacolarizza l’esperienza della sua protagonista ma riesce a rendere le sue esperienze affascinanti anche se le solca con apatia, quasi con fastidio: i rapporti con Jessica, la madre frustrata che la assume come babysitter e sfoga in maniera sottile i suoi malumori su di lei; quelli con gli altri adolescenti del circondario, legami fugaci che probabilmente non resisteranno alla prova del tempo; quello con la madre, un’adulta a cui è costretta quasi a fare da balia. In poco più di ottanta pagine l’autrice condensa l’esperienza genuina di un cambiamento ancora in essere, una fase tutt’altro che risolutiva della vita ma coinvolgente nel suo dipanarsi.
Ora il corpo non è mio. Appartiene a tutti gli altri, e a nessuno piace così com’è.
Abilissima a nascondersi durante la Caccia all’uomo, la protagonista è altrettanto abile a celare il suo stato d’animo con chiunque la circonda, mascherando col cinismo la sensazione, che abbiamo provato tutti almeno una volta nella vita, di essere fuori posto. Nascondersi mostra il dramma dell’adolescenza senza drammatizzarla, descrive la realtà senza forzare la nostra empatia: una prima prova cruda e senza orpelli quella di Fountaine, scheggia breve capace di incidersi nella mente di chiunque cerchi una storia di ragazzi che parli anche a chi ragazzo non è più.