Una provvisoria diserzione – Chiara Zucchellini

di Cristina Nori


Cosa fanno i punk quando crescono?
Una volta lasciata la band, smesse le calze strappate, le creste colorate e i lucchetti al collo?
Alcuni, molto semplicemente, vanno all’università e si incanalano sereni nella redditizia attività di famiglia; altri cercano un equilibrio fra un lavoro fagocitante e la nostalgia della vita passata; altri ancora continuano a fare i punk.
La cresta però non è più quella dei 17 anni e nasconde tatticamente qualche stempiatura. Neppure la vita anarchica è più così autentica, tanto che diventa una recita, geniale, come comparsa punk a Camden Town.

Il romanzo

Il romanzo di Chiara Zucchellini scorre fra due piani paralleli, l’adolescenza dei protagonisti, diciassettenni di provincia che vivono di rock, e i loro 30 anni, che hanno, chissà come, già il sapore della mezza età.
Strana generazione quella degli attuali thirtysomething, come l’autrice: riflessivi, profondi e nostalgici, non condizionati dalla corsa all’oro come noi fratelli maggiori e capaci di trovare il tempo e la voglia di fermarsi.

Il nocciolo del romanzo è proprio questo, una fermata provvisoria nella vita dei protagonisti, con l’occasione di una caccia al tesoro che viene colta al volo per evadere, per disertare.
Però, come il titolo suggerisce, la diserzione non può che essere provvisoria: il tempo e la vita vanno comunque avanti, tanto incasellati in un lavoro canonico quanto in una quotidianità senza obblighi e fuori dagli schemi.
Questo scoprono Robby, Marcus e Alle alla fine del loro viaggio. Non c’è nessuna vera diserzione, solo un sentiero che si chiama vita, in cui ogni esperienza fa da anticamera a quelle successive e contribuisce con un nuovo mattone alla costruzione di una persona.

L’autrice riesce a rievocare in modo vivido il punto di vista dei 16 – 17 anni, quando una ragazza può provare ribrezzo per una gravidanza e per un neonato che prende il latte dalla mamma.
Quella è l’età della musica che dà i contorni alla vita e ne diventa l’essenza stessa.
Nel corso degli anni la musica non scompare – e come potrebbe – ma prende significati diversi.
I don’t wanna grow up dei Ramones, il brano cardine del romanzo, da proclama di vita diventa una colonna sonora di ricordi, a volte sofferti, a volte amati.
Se amate il rock, se avete  mai fatto parte di un gruppo, amerete le atmosfere di questo libro.
L’adrenalina che ti secca la gola e ti fa formicolare le braccia prima di iniziare a suonare, non importa se in uno stadio o in un pub con dieci persone che si ammazzano di birra e hamburger, è sempre quella e una volta provata non si dimentica.

Sono nel mio. L’Acquagrappa. Il microfono zigrinato. Il sudore molle che permea la stanza. Un quadrato di cielo e lamiera oltre la finestra sporca. Anche se non ho ancora iniziato a cantare, so già che quello è il mio posto nel mondo.

Se all’inizio del libro l’espediente che dà il via all’intreccio può lasciare un po’ a bocca aperta, alla fine del viaggio si giunge a dire “perché no”?
L’inaspettato, la diserzione provvisoria, la pausa temporanea non dalla nostra vita ma nella nostra vita è lì, a portata di mano.

La lettera nella bottiglia era un fatto curioso planato fra le mie mani. Ed era la vita che mi gridava qualcosa.

Chi è ancora capace di fermarsi per ascoltare i propri sentimenti, come Robby, Alle e Marcus, sarà capace di coglierlo.
Guardandoci indietro, riconosceremo in alcuni tratti dei protagonisti i nostri compagni dell’adolescenza: Marco, che quando succede qualcosa è sempre al cesso, Alle il topo di biblioteca, Mika minimo sforzo e massimo risultato.
E poi Roberta, Blue Robby come il colore dei suoi capelli, la narratrice in prima persona della vicenda.

La colonna sonora

Ascolta la colonna sonora: Una provvisoria diserzione – Chiara Zucchellini

La nostra playlist viene direttamente dalla scaletta dei brani musicali suonati dalla band durante i loro concerti, con una piccola perla punk in apertura – She’s kerosese dei The Interrupters – scelta apposta per noi dall’autrice.
Amanti del rock, non mi resta che augurarvi buona lettura e buon ascolto. Gabba hey!

L’autrice

Chiara Zucchellini, modenese, è nata nel 1985. Finalista del torneo letterario IoScrittore, è autrice di racconti, copywriter e redattrice. Una provvisoria diserzione è il suo romanzo d’esordio.

Editore: IoScrittore – Gruppo editoriale Mauri Spagnol

La tracklist

  1. She’s kerosene – The Interrupters
  2. Anarchy in the UK – Sex Pistols
  3. Message in a bottle – Police
  4. Horses – Patty Smith
  5. Old friend – Rancid
  6. Sheena is a punk rocker – Ramones
  7. God save the Queen – Sex Pistols
  8. American Jesus – Bad Religion
  9. Time’s up – Buzzcocks
  10. The guns of Brixton – The Clash
  11. Detroit rock city – Kiss
  12. Hey ya! – Outkast
  13. Seven nation army – White Stripes
  14. I don’t wanna grow up – Ramones

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