di Lara Santini
Dieci racconti autonomi, o forse non lo sono.
Se dovessi etichettarlo, lo definirei come un unico romanzo, corposo e con passaggi temporali ben studiati che non lasciano spazio a incongruenze.
“Sofia si veste sempre di nero” inizia con l’inquietudine per una nascita e con le parole di un’infermiera: “…lo sai che cos’è la nascita? È una nave che parte per la guerra”.
Capiamo subito cosa aspettarci, perché su quella nave siamo saliti tutti.
Potrei raccontarvi di come cresce Sofia, di una lettera inaspettata carica di emozioni, di una famiglia che sembra commettere solo errori, o di una figlia che, come una spugna, assorbe la realtà dalla quale è circondata, per strizzarsi negli anni a venire: prima, goccia a goccia, poi inondando qualsiasi rapporto.
“Secondo me”, dice tuo padre, “il problema è che ti aspetti troppo dalle relazioni”.
“Come troppo? Un po’ di amore ti pare troppo?”
“Non mi pare troppo l’amore, mi pare troppo come lo intendi tu”.
“Cioè come lo intendo, scusa?”
Tuo padre sospira: “A una persona puoi chiedere un po’ di compagnia. Ma non di fondersi con te, affidarti la sua vita e farne una cosa sola con la tua. Se chiedi questo all’amore, finisce che ti deludono tutti”.
Se continuassi parlandovi anche di New York sarebbe troppo. Mi fermo qui, perché è un romanzo da scoprire.
Nella sua compiutezza non mancano riferimenti musicali, seppur con citazioni di artisti e non sempre di brani specifici, ma già la scrittura di Paolo Cognetti possiede una propria musicalità, un fluire armonico che non concede pause.
Editore: Minimum Fax
Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/playlist/4gKaz2pwZZdemlkutiZDZN?si=veCjQ1NwTy-_JGruF81dwg
- Can’t help falling in love with you – Versione di Hb40
- Les amants d’un jour – Edith Piaf
- Vecchio frack – Domenico Modugno
- Satin doll – Duke Elligton
- Summertime – Ella Fitzerald e Louis Armstrong)
- Highway star – Deep Purple
- Iron man – Black Sabbath
- Sunshine of your love – Cream
- Wind of change – Scorpions
- Holidays in the sun – Sex Pistols
- Police on my back – Clash
- Le vent nous portera – Noir Dèsir
- New York, New York – Frank Sinatra