S(facce)ttature di Read and Play – Cristina Cantiani


Era diventato il gesto propiziatorio per iniziare la giornata al meglio. O per concluderla. Cuffie, playlist di Spotify selezionata e via verso nuovi orizzonti. Comodamente seduta in poltrona e, possibilmente, con in mano un romanzo da leggere. Questa ha rappresentato, da ormai molti anni, la mia scappatoia alla routine quotidiana, il mezzo ideale tramite il quale viaggiare velocemente in mondi diversi e variegati, la scatola magica in cui riporre tutti i propri pensieri, angosce, emozioni e ricordi. Non sempre riuscivo a leggere un testo con la musica in modalità on, ma a volte mi divertivo liberamente ad immaginare la soundtrack di quella scena, di quel momento cardine del libro. Per le scene drammatiche, di pianto e sofferenza di solito cercavo istintivamente brani di solo pianoforte, come The winter di Balmorhea. La mia fantasia invece mi portava a schiacciare play su True Love Waits per i passi dedicati alle vicende d’amore tra i protagonisti.

Il legame sublime che intreccia scrittura e musica spesso è già inciso nel libro stesso per mano dell’autore/autrice.  Tutto ciò mi ha fatto scoprire brani ed artisti impensabili. Vedendo quei titoli scritti in corsivo tra una riga e l’altra, mi sembrava naturale cercare sul web il titolo e provare ad ascoltare almeno le prime note di quel brano citato. Come quella volta che spinta dalla curiosità lessi il mio primo libro di uno scrittore islandese. Grande come l’universo di Stefansson è stata per me una piacevole scoperta letteraria, ma soprattutto l’acquisizione di un notevole patrimonio di musica islandese. Chi l’avrebbe mai detto che nella buia e fredda Islanda la musica è soprattutto rock, country, folk e ci sono pietre miliari come Megas che canta in una lingua incomprensibile la sua Gamla gasstöðin við Hlemm.

Avevo scelto di leggere questo libro nella torrida estate del 2019 e recensire la storia per il mio circolo di lettura. Davide, anche lui membro del gruppo di lettura, mentre ascoltava le mie brevi riflessioni su questo romanzo, rimaneva colpito dal fatto che questo è un libro pieno di musica.
Alcuni giorni dopo Davide iniziò a parlarmi con entusiasmo nel dettaglio del progetto a cui aveva dato vita da un po’ di tempo. Sin dalle prime sue parole, capii che questo progetto era assolutamente una figata totale e che l’opportunità che mi si presentava davanti era troppo interessante per rifiutare.  Nel giro di poche settimane iniziai a scrivere la mia prima recensione dell’opera di Stefansson per Readandplay.it.

Anche se sono indubbiamente di parte, non posso che ringraziare Davide e tutto lo staff di Read and Play per la sinergia, l’amicizia e la collaborazione che costantemente si crea e che permette ad ognuno di esprimersi in questo progetto. Buon compleanno e milioni di queste recensioni!

Canzoni consigliate:
• The winter – Balmorhea
• True love waits – Radiohead
• Gamla gasstöðin við Hlemm – Megas

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