di Cristina Nori
Ho odiato Colazione da Tiffany.
Adesso che il cinquanta percento dei nostri lettori ha abbandonato questa recensione (no, i soldi indietro non ve li posso dare) possiamo affrontare Truman Capote e il suo Musica per camaleonti.
Scordatevi Holly Golightly, i suoi pensieri sconclusionati, il suo cadere sempre in piedi, tanto a New York quanto nel cuore dell’Africa nera; dimenticate le fantasie leggere come un foulard di seta, perché qui la materia diventa più spessa.
Il libro
In questa raccolta di racconti Truman Capote, uno dei massimi scrittori americani contemporanei, affronta la genesi di un libro tanto dal punto di vista contenutistico, quanto da quello formale.
Quello che l’autore ci propone è un manuale di scrittura, ammantato da resoconto pettegolo delle avventure di un protagonista del jet set culturale americano degli anni Sessanta, l’antenato – con la dovuta distanza storica – di On writing di Stephen King.
La dichiarazione d’intenti è chiara già nella prefazione e nella dedica al drammaturgo Tennessee Williams, autore di opere indimenticabili come Lo zoo di vetro e Un tram che si chiama desiderio, giusto per citarne due fra le più famose.
Truman Capote paragona la scrittura a un demone, a un padrone, al quale ci si vota in tutto e per tutto.
Poi un giorno mi misi a scrivere, ignorando di essermi legato per la vita a un nobile ma spietato padrone.
Quando Dio ti concede un dono, ti consegna anche una frusta; e questa frusta è intesa unicamente per l’autoflagellazione.
Editore: Garzanti
La perfezione della scrittura
Ecco il fine a cui sottende Musica per camaleonti: la perfezione della scrittura. La costruzione di un personaggio vivo, di una scena vera, colta in presa diretta davanti agli occhi del lettore.
La grandezza di Capote emerge soprattutto dal fatto che vivo e vero non sono sinonimi di drammatico.
Una vecchia ballerina vestita di piume o un’anziana signora un po’ svitata non sono meno vive di un assassino preso dal suo delirio di onnipotenza o da una donna tanto bella quanto fragile.
Tralasciamo per un attimo i racconti più famosi, Una bellissima bambina, dedicato a Marylin Monroe, e Bare intagliate a mano, uno studio per il futuro, glaciale, romanzo – verità A sangue freddo (di cui vi parliamo qui), e dedichiamo qualche riga a qualche piccola perla come Salve sconosciuto. Il commensale di Truman – che è sempre parte della propria narrazione – è descritto perfettamente tramite le manie, i gesti, i ragionamenti contorti e le scuse accampate di un possibile predatore di ragazzine.
Nello stesso modo, il racconto di apertura, Musica per camaleonti, crea un’atmosfera caraibica di cui è possibile percepire suoni, odori e colori.
La colonna sonora
Ascolta la colonna sonora: Musica per camaleonti – Truman Capote
Il libro di Capote non cita con precisione alcuna canzone, però menziona spesso della musica di sottofondo. Allora, per creare la nostra playlist mi sono fatta anch’io camaleonte e ho associato un brano ad ogni racconto; confesso che, completamente ammaliata dalla scrittura di questo autore, mi sono lasciata trasportare dalle sue atmosfere e dalle sue – altissime – chiacchiere.
Vi risparmio il gioco di unire i puntini per associare ogni racconto alla sua soundtrack; trovate le coppie qui di seguito. Buon ascolto e attendo commenti sulla bizzarria delle mie scelte.
La tracklist
- Chiquita madame – Josephine Baker (per Musica per Camaleonti)
- Mr Jones – Counting crows (per Il signor Jones)
- Landlady – U2 (per Un lume a una finestra)
- A horse with no name – America (per Mojawe)
- Dear mama – Tupac (per Ospitalità)
- The claivoyant – Iron Maiden (per Barbagli)
- Mr Crowley – Ozzy Osbourne (per Bare intagliate a mano)
- Maria Maria – Carlos Santana (per Una giornata di lavoro)
- Edge of the world – Faith no more (per Salve sconosciuto)
- The garden – Guns n’ roses feat Alice Cooper (per Giardini nascosti)
- It’s raining men – Weather girls (per Temerarietà)
- Dead man walkin’ – Bruce Springsteen (per E poi è successo)
- Candle in the wind – Elton John (per Una bellissima bambina)
- Me myself and I – De La Soul (per Rigiramenti notturni)
L’autore
Truman Capote (1924 – 1984) è stato uno dei più grandi scrittori americani. Romanziere, drammaturgo e cronista, è autore di Colazione da Tiffany, A sangue freddo e delle raccolte di racconti Musica per camaleonti e Altre voci, altre stanze.
Di Truman Capote scopri anche la recensione di A sangue freddo.