Memoria di ragazza – Annie Ernaux

di Cristina Cantiani


Quando si inizia a leggere Memoria di ragazza, ci si rende conto che molti dei sentimenti e delle sensazioni provati dalla protagonista, Annie D, sul finire degli anni’ 50, non sono affatto lontani o differenti da quelli di molte ragazze e donne di oggi. La sua vicenda è intrisa di argomenti forti ed attuali come l’iniziazione al sesso, la paura mista all’eccitazione del diventare adulti, la bulimia e il bullismo, gli amori malati, la solitudine, la voglia di omologazione nel gruppo.

Con questa originale opera autobiografica Annie Ernaux vuole rendere il lettore consapevole della sua vera storia in un lasso di tempo molto breve, dal 1958 al 1960. La sua scrittura però ha anche una missione ben più profonda. La Ernaux intende riappropriarsi di una memoria latente, di colei che è stata dimenticata dalla società intera e che solo il potere della scrittura può rivitalizzare, rivestendo la realtà storica di nuovi significati. A 76 anni la scrittrice francese sente che è arrivato il momento di confrontarsi con il bienno della sua esistenza tanto lontano cronologicamente, quanto significativo e propedeutico alla sua successiva crescita morale, sociale e professionale. Raccontare di quello che accadde 58 anni prima fa male, è un percorso tortuoso ma anche doveroso. Quasi catartico. L’autrice stessa scrive: “Ho voluto dimenticarla anch’io quella ragazza. Dimenticarla davvero, ossia non avere più voglia di scrivere di lei”, per poi concludere: “Non ci sono mai riuscita”.
La modalità con cui la Ernaux parla di sé colpisce il lettore inesorabilmente. Non riesce, infatti, a parlare della sua gioventù in prima persona. Preferisce descrivere le azioni e i pensieri della giovane Annie in terza persona, definendola come “lei” piuttosto che “io”. Ciò denota non tanto un distacco emotivo, piuttosto un inevitabile differenza con quella fanciulla appartenente a tanto tempo prima. Inoltre si percepisce la necessità dell’autrice di riportare senza filtri o giudizi, ma in maniera pura, i fatti. Lei stessa dichiara nel libro che non costruisce un personaggio di finzione ma decostruisce la ragazza che è stata.
La giovane e timida Annie Duchesne (cognome da nubile della scrittrice) lascia la sua realtà bigotta e conservatrice di un piccolo paese francese per recarsi a lavorare come educatrice di una colonia estiva. È l’estate del 1958 e questa sarà l’estate della sua iniziazione alla vita. Annie scopre l’altro sesso, perdendo la testa per H, capo educatore della colonia.
Proprio lui, subito dopo le attenzioni iniziali, rifiuterà Annie, lasciandola in uno stato di delusione profonda. Da questo momento la giovane vivrà momenti di insicurezza nell’amore, nelle amicizie, nella scuola. Divisa tra quel sentirsi inadeguata, non accettata dagli altri e, nel medesimo momento, il cercarsi un consenso a tutti i costi, un briciolo di accettazione che la faccia uscire dal suo guscio.

In questo viaggio nel tempo l’autrice si aiuta con foto e lettere autentiche. Anche la musica, così come i romanzi e i film, funge da testimone degli episodi narrati. La giovane Annie ascolta infatti le canzoni francesi dell’epoca. Nell’estate del 1958, anno in cui la Francia vive le agitazioni in Algeria, i soldati d’Oltralpe canticchiano Le jour où la pluie viendra di Becaud. Le radio, invece, trasmettono Dalida con Historie d’un amour, il cui testo ha dei collegamenti con l’amore tragicamente vissuto dalla protagonista. L’autrice stessa ammette che quando viaggiando sui mezzi pubblici ascolta le note di questa canzone, si sente vuota perché quella canzone purtroppo non riesce a far rivivere la ragazza della colonia che è stata. Tutte le sue memorie sono costellate di canzoni prevalentemente francesi dell’epoca di autori come Mouloudji o Edith Piaf, ma anche musica classica come il Valzer di Strauss.
Ascoltare la playlist del libro è un po’ come trovarsi accanto a Annie D., assaporando sogni e amarezze di una giovane donna che sta per intraprendere il proprio cammino di crescita.

Editore: L’Orma

Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/playlist/6nNHgGuQJ8cWlgXuEe0RW3?si=Pv1nXxnvR8mxfxM3UxXl-g

La colonna sonora di “Memoria di ragazza” di Annie Ernaux
  1. Historie d’un amour – Dalida
  2. Le jour où la pluie viendra – Gilbert Bécaud
  3. Les passantes – Georges Brassens
  4. Down by the river side – The Golden gate quartet
  5. De profundis, morpionibus – Igor Le Grand
  6. Hungarian dance – Johannes Bhrams
  7. Valzer dell’imperatore – Johann Strauss
  8. Hymne à l’amour – Edith Piaf
  9. Celui que j’attends – Lucyenne Delile
  10. Un jour tu verras – Mouloudji
  11. Blue moon – Billie Holiday
  12. La valse à mille temps – Pia Colombo
  13. Salad de fruits – Bourvil
  14. Magic moments – Perry Como
  15. Les amoureux du Havre – Germaine Montero