di Cristina Nori
La soundtrack
Per gli appassionati di musica classica questo romanzo è un’opera da leggere e da ascoltare, e per i neofiti un modo per avvicinarsi alla sinfonica del tardo ottocento.
La colonna sonora è tratta dai riferimenti musicali contenuti nel libro e tocca sia la produzione del Kappellmeister, quanto quella di altri compositori suoi contemporanei.
Ascolta la colonna sonora: Marie e il signor Mahler – Paola Capriolo
La trama
La natura maestosa, potente e incontaminata, delle Dolomiti è la prima grande protagonista di questo romanzo.
Leggendo le pagine di Paola Capriolo se ne percepisce la forza, pulsante e immanente nelle vite degli uomini che vivono nei masi della zona di Dobbiaco o che si trovano a trascorrere lì una parte della loro esistenza.
La vicenda narrata si svolge all’inizio del 1900, quando Gustav Mahler, compositore già affermato e famoso in tutto il mondo, cerca rifugio nel silenzio della montagna per comporre le sue ultime sinfonie.
A Toblach, come veniva chiamata all’epoca la località, il ricco mondo di città che il musicista porta con sé, rappresentato dall’algida ed elegante moglie Alma, incontra il microcosmo della piccola Marie, una figura a metà tra una domestica e una familiare fra gli abitanti del maso.
Editore: Bompiani
Temi del romanzo
Sono tanti i motivi che l’autrice dipana con una rara capacità compositiva, che tiene vivo l’interesse del lettore alternando il narrato ai brani epistolari.
Primo fra tutti, il sentimento dell’esule. Tanto Marie quanto il Kappellmeister (così veniva chiamato il compositore) non sono perfettamente collocabili nel proprio contesto, lui perché originario di un piccolo villaggio boemo, lei perché orfana, e condividono la sensazione di sentirsi stranieri in ogni luogo.
Sono tre volte senza patria: un boemo tra gli austriaci, un austriaco tra i tedeschi e un ebreo tra i popoli di tutto il mondo.
Viaggia sotteso a questo tema quello del nascente antisemitismo, che già all’inizio del XX secolo, inizia a corrodere il cuore dell’Europa, sino a contaminare quei territori così apparentemente puri.
“I signori ebrei,” proclamò alla fine, “dovrebbero fare il santo piacere di astenersi dal mettere le mani sul nostro retaggio spirituale. Il Faust appartiene alla nazione tedesca: cosa potrebbe mai capirne uno come lui?”
Anche l’amore fa sentire la propria presenza, ma il suo destino è quello di rimanere inappagato, fra persone che si sforzano di fare il bene dell’altro senza riuscirci.
Protagonisti e comprimari sembrano chiedersi se saranno mai allineati con i desideri del loro amato.
La musica
Alla fine del nostro viaggio attraverso il romanzo, sembra sin troppo semplice svelare quale sia la seconda magistrale protagonista della storia: la musica.
Paola Capriolo riesce a tradurre in parole il travaglio vissuto da Mahler durante la composizione delle sue ultime tre sinfonie e del lied Il Canto della terra, in modo che anche i lettori che poco conoscono la musica classica possano in parte comprenderne le origini e il processo creativo.
La cifra stilistica di questa autrice è senza dubbio la delicatezza, la leggerezza con cui dipinge i personaggi, senza scavarli, e con cui conduce la vicenda, senza bisogno di scene madri per comunicare turbamenti profondi.
Paola Capriolo, autrice milanese, è anche saggista e traduttrice. Le sue opere hanno vinto importanti premi letterari e sono tradotte in molti paesi.
La tracklist
- Sinfonia n.8 in MI bemolle maggiore – Gustav Mahler
- Il canto della terra – Gustav Mahler
- Oh, du lieber Augustin – Canzone popolare viennese
- Canti per i bambini morti – Gustav Mahler
- Sinfonia n.9 in RE maggiore – Gustav Mahler
- Sinfonia n.10 Adagio in FA diesis maggiore – Gustav Mahler
- Sinfonia n.9 Corale in RE minore – Ludwig van Beethoven
- Sinfonia n.9 in DO minore – Anton Bruckner
- Sinfonia n.9 in DO maggiore D944 – Franz Schubert