Il negozio di musica – Rachel Joyce

di Eleonora Pizzi


Quando la soundtrack del libro è essa stessa libro… nasce “Il negozio di musica”. Un romanzo che può benissimo essere scambiato per un disco, con tanto di divisione non in parti, ma in lato A, lato B, lato C e lato D (sì, nei libri è possibile) e pure la traccia nascosta, e con disco intendo un vinile, ovvero ciò di cui straborda uno dei pochi negozi sopravvissuti in Unity Street, in una francamente misera cittadina inglese. Giusto un paio di rotazioni terrestri e sbocceranno gli anni ‘90, e se i produttori di una famosa serie tv sulle carceri femminili fossero stati già in pista, il motto che si sentirebbe echeggiare ovunque nel mondo sarebbe “cd is the new vinile”.

Ma Frank, l’armadio a tre ante buono come una pizza margherita di Bonci che possiede il negozio di musica, non ne vuol sapere. Scaccia tutti i rappresentanti che ancora si intestardiscono a ricattarlo: o ti metti a vendere cd, o chiuderai prima si sollevi la puntina dal 33 giri di Aretha che stai facendo ascoltare all’Uomo A Cui Piaceva Solo Chopin. Già, perché la vera missione di Frank non è vendere vinili, ma ascoltare la musica delle persone. Frank le guarda, ascolta la musica che da loro proviene, quella che cercano senza nemmeno conoscerla, quella che il loro corpo e la loro mente chiedono urlando, magari da anni, ma nessuno prima è mai riuscito a captarla con la dote della super-empatia di quest’omone dalla frangia ridicola e ribelle, e… boom, ecco il disco di cui avevano preciso bisogno in quell’esatto momento! Frank riesce ad ascoltare la musica di qualunque essere umano gli capiti davanti, finché, da una donna perennemente cappotto-e-guanti-verde-pisello vestita, che un giorno decide di svenire davanti alla sua vetrina, da lei, da Ilse Brauchmann, non proviene alcuna musica.

Parte così una corale ricerca del mistero, o meglio, dei misteri, di Ilse Brauchmann. A essa partecipano tutti i negozianti di Unity Street; una famiglia, più che un gruppo di testardi commercianti resistenti all’avanzata della speculazione immobiliare che vorrebbe mangiarsi via la comunità di questa strada a fondo cieco popolata da personaggi indimenticabili (nessuno osi scalzare Kit dal posto d’onore nel mio cuore e nelle mie risate). Una ricerca parallela, però, Frank è obbligato a condurla da solo: i flashback della vita con Peg. Sì, colei che l’ha partorito. Che però è “Peg”, non “mamma”, e per la quale Frank non è “amore” o “tesoro”, ma “Frank”. Una donna libera da qualsiasi vincolo immaginabile, persino dall’essere una madre normale che cucina un pranzo normale in una casa normale. L’unico vincolo che sopporta e di cui si nutre con selvaggia dedizione è la musica. Peg e la musica sono fatte della stessa sostanza, e della stessa crudele, spietata indifferenza verso i sentimenti altrui. La musica e Peg possono farti precipitare negli abissi più dolorosi, un attimo dopo sospenderti nell’estasi pura, il secondo successivo rinchiuderti nella più misteriosa essenza mai sperimentata. Il silenzio.

Ma il preferito di Peg era il coro dell’Hallelujah dal Messia di Handel. Quel breve attimo di aspettativa prima del martellante climax dei timpani. La commuoveva fino alle lacrime. Ogni volta. Il silenzio era il luogo in cui accadeva la magia.

Il brano cardine di tutto il libro, e stiamo parlando di una playlist di 140 canzoni o album citati, per cui, insomma, “cardine” non rende l’idea di quanta importanza rivesta il coro dell’Hallelujah nella vicenda e nel suo arco trasformativo, che Rachel Joyce ha reso con un’ironia, una brillantezza di linguaggio e una nitidezza di scrittura rare, una leggerezza apparente con cui si trattano temi densi come il vinile di cui è fatta la ragione di vita di Frank. Ebbene, in tutta questa crucialità, non sono la possenza delle voci, i guizzi spasmodici dei violini o la maestosità dell’orchestra intera che scuote gli edifici e le anime dal torpore, a essere il punto.
Il punto, nell’Hallelujah e nel romanzo, è il silenzio.

“La musica si basa sul silenzio. La musica viene dal silenzio, e alla fine vi ritorna. È un viaggio, capisci?”.
“Sì, Peg”. Ma in realtà non capiva. Non ancora. Aveva solo sei anni.
“Il silenzio che si sente prima di un brano musicale è sempre diverso da quello che si sente alla fine”.
“Perchè, Peg?”.
“Perchè se ascolti, il mondo cambia”

Perchè se ascolti,
il mondo cambia.


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Playlist e tracklist

Ascolta la playlist su Spotify con tutti i brani citati all’interno del romanzo: playlist Il negozio di musica – Rachel Joyce

Qui la playlist della casa editrice Penguin Books, presente nell’edizione originale del romanzo: https://open.spotify.com/playlist/1skEBZppUBtHBXxdcYIHns?si=fkPzrZE8TlOZXbOFlnhwhg

Tracklist:

  1. Time has told me – Nick Drake
  2. Who will sing for me? – Emmylou Harris
  3. Invisible touch – Genesis
  4. Fingal’s cave – Mendelssohn
  5. Nocturnes n. 1 in B flat major – Chopin
  6. Piano concerto n. 4 in G, op. 58 – Beethoven
  7. Oh no not my baby – Aretha Franklin
  8. It’s a kind of magic – Queen
  9. Orchestral suite n. 3 in D major – Bach
  10. Waltz for Debby – Bill Evans
  11. O Euchari in leta via – Hildegard von Bingen
  12. Wild things – The Troggs
  13. Concerti brandeburghesi, concerto n. 1 in F major – Bach
  14. Pet sounds – The Beach Boys
  15. Bitches brew – Miles Davis
  16. God save the Queen – Sex Pistols
  17. Doctor who theme – Murray Gold
  18. Symphony n.5 in C minor – Beethoven
  19. A day in the life – The Beatles
  20. Hallelujah chorus (from The Messiah) – Händel
  21. Le quattro stagioni – Estate I – Vivaldi
  22. Downtown – Petula Clark
  23. La bohème atto 3 – Mimì! Speravo di trovarvi qui – Giacomo Puccini
  24. Starman – David Bowie live at Glastonbury
  25. New Rose – John Peel by The Damned
  26. The edge of heaven – Wham!
  27. God thank you woman – Culture Club
  28. Symphony n. 3 in F major – Brahms
  29. Fly me to the moon – Count Basie
  30. Save it for later – The Beat
  31. Summer of love – The B-52s
  32. Moanin’ – Art Blakey
  33. Thank you friends – Big Star
  34. Rock and roll music – Chuck Berry
  35. I’ll never fall in love again – Burt Bacharach
  36. This is the one – Thin Lizzy
  37. Drive my car – The Beatles
  38. People have the power – Patti Smith
  39. Solsbury hill – Peter Gabriel
  40. The foot on the hill – The Beatles
  41. Blueberry hill – Fats Domino
  42. There is a green hill far away – Paul Cardall
  43. Ziggy Stardust – David Bowie
  44. Folsom prison blues – Johnny Cash
  45. Many happy returns – ABC
  46. A love supreme, act 1: acknowledgement – John Coltrane
  47. Piano quintet in A major – Schubert
  48. 3 portraits from the England of Elizabeth, n. 1, Explorer – Vaughan Williams
  49. Pastoral symphony n. 6 in F major – Beethoven
  50. Chega de saudade – João Gilberto
  51. Blue – Joni Mitchell
  52. Into the mystic – Van Morrison
  53. Without a song – Sonny Rollins
  54. Hurt so bad – Grant Green
  55. Adagio for strings – Barber
  56. Hysteria – Def Leppard
  57. A hard rain’s a-gonna fall – Bob Dylan
  58. Babylon’s burning – The Ruts
  59. I know you were waiting for me – George Michael
  60. So long, farewell – Richard Rodgers
  61. Concerto for 2 violins in D minor – Bach
  62. I will survive – Gloria Gaynor
  63. String quartet n. 62 in C major – Haydn
  64. Moonlight serenade – Glenn Miller
  65. Don’t take your love away – O’Jays
  66. Sorrow about to fall – ELO
  67. Bad – Michael Jackson
  68. Kind of blue – Miles Davis
  69. Stardust – Lester Young
  70. In a sentimental mood – Duke Ellington
  71. All the things you are – Dizzy Gillespie
  72. Help! – The Beatles
  73. Eye of the tiger – Survivor
  74. A night to remember – Shalamar
  75. Moonlight sonata – Beethoven
  76. Taste of my love – Emerson, Lake & Palmer
  77. In the air tonight – Phil Collins
  78. Silver machine – Hawkwind
  79. Everyday is like Sunday – Morrissey
  80. Where is my mind – Pixies
  81. Blind – Talking Heads
  82. Lucy in the sky with diamonds – The Beatles
  83. The only way is up – Yazz nella compilation Now that’s what I call music
  84. Please Mr Postman – The Carpenters
  85. Plus bleu que tes yeux – Edith Piaf
  86. Let’s get it on – Marvin Gaye
  87. Beata viscera – Perotin
  88. Ain’t it funky now – James Brown
  89. Caroline no – The Beach Boys
  90. ‘Round midnight – Miles Davis
  91. Tosca atto 3 – E lucevan le stelle – Giacomo Puccini
  92. Stairway to heaven – Led Zeppelin IV
  93. I say a little prayer – Aretha Franklin
  94. Heaven knows I’m miserable now – The Smiths
  95. La damnation de Faust – Berlioz
  96. Jazz suite n. 2: Waltz 2 – Shostakovich
  97. Charmaine – Mantovani
  98. I’m into something good – Herman’s Hermits
  99. Il lamento di Didone – Purcell
  100. Satin doll (instrumental) – Duke Ellington
  101. Symphonie fantastique, op. 14: Reveries – Berlioz
  102. I’m not in love – 10cc
  103. Give me all your love – Whitesnake
  104. Sospiri, opus 70 – Elgar
  105. Birthday – The Beatles
  106. Call me – Blondie
  107. Piano concerto n. 1 – Brahms
  108. Superfly – Curtis Mayfield
  109. Is this love – Bob Marley
  110. I want your love – Chic
  111. Heyr, himna smidur – Icelandic Choir
  112. A Chloris – Reynaldo Hahn
  113. Comfort you – Van Morrison
  114. Time has told me – Nick Drake
  115. Poison heart- The Ramones
  116. Enchanted – Prefab Sprout
  117. Now’s the time – Graham Parker
  118. Do it again – Steely Dan
  119. Theme from Shaft – Isaac Hayes
  120. Adagio for strings and organ in G – Albinoni
  121. Raindrop (prelude n. 15 in D flat major) – Chopin
  122. Get up, stand up – Bob Marley
  123. Changes – David Bowie
  124. Strange fruit – Billie Holiday
  125. Shelter from the storm – Bob Dylan
  126. Here’s to you – Joan Baez
  127. This land is your land – Woody Guthrie
  128. Don’t believe a word – Thin Lizzy
  129. The look of love – Diana Krall
  130. Requiem in D minor – Mozart
  131. Vespers op. 37: Nunc dimittis – Rachmaninoff
  132. Après un rêve – Fauré
  133. Dies Irae – Verdi
  134. Marche funebre – Cherubini
  135. Yesterday (orchestral) – The Beatles
  136. Goldberg variations: Aria – Bach
  137. Blue in green – Bill Evans
  138. Last night a DJ saved my life – Indeep
  139. Keep on keepin’ on – Curtis Mayfield
  140. Toxic – Britney Spears