di Cristina Cantiani
Se vi piacciono i paesaggi innevati, la sensazione costante di freddo, l’algido e lento scorrere delle giornate del Nord Europa questo libro sicuramente ha lo scenario perfetto. Siamo in Norvegia e tutto appare ghiacciato, fiacco, monotono, vasto. I personaggi però sono vivi eccome. Sono uomini e donne che anche a queste latitudini amano, soffrono e vanno alla ricerca di se stessi.
Ai suoi piedi c’era Skogli. Tutto era come avvolto nel cotone. Bianco. I cubetti di ghiaccio in un cocktail che tintinnavano nella sua mano. L’inizio di qualcosa. La fine di qualcosa.
Dan Kaspersen ha 37 anni, è appena uscito di galera per spaccio di droga e si ritrova subito a dover assistere a un funerale. Quello di suo fratello Jacob, morto suicida. Pagina dopo pagina, nel romanzo, riafforano attraverso i ricordi del protagonista tanti episodi del passato. Si comprende sin da subito che è un uomo irrequieto, cresciuto in una famiglia pentecostale e super religiosa, piena di regole e buoni esempi. Forse anche per questo è colui che deve prima di tutto comprendere il suo trascorso per poi agire verso il futuro. La morte del fratello gli pesa tantissimo e, soprattutto, non comprende il perché del gesto. Un fratello che sembra essere stato il suo contrario, timido, taciturno, sempre sulla retta via, gentile e mai scontroso. an definisce il fratello una brava persona e specifica:
Un uomo buono è un uomo colpito troppo forte dall’amore.
Ora Dan è solo, a parte uno zio paterno che vive in ospizio; anche i suoi genitori sono morti tempo fa per un incidente. Non gli rimane nulla e l’unica ovvia soluzione è la fuga, dimenticando tutto quello che gli ha fatto male. Ma anche lui si scontrerà con l’amore vero per una donna (per la prima volta) con conseguente scompiglio, disordine, rinascita.
Come in tutte le storie c’è anche un nemico in carne ed ossa. L’antagonista numero uno è Dan stesso, che appunto non riesce a far pace con la sua anima, col fatto che è andato in galera, non ha potuto salvare il fratello e non ha costruito niente di buono nel suo percorso terrestre. In seconda posizione c’è un suo coetaneo, Kristian Thrane, colui che lo ha fatto andare in galera, nonostante fosse anche lui complice nel traffico di droga, e che ora fa di tutto per tormentarlo e continua a rovinargli la vita.
Con una scrittura semplice e accattivante, personaggi a tratti esilaranti e comici, Henriksen costruisce una storia piacevole e profonda, attiva e mai monotona, la storia di conversione di un uomo che ha perso la bussola della vita ma che riesce a ritrovare i punti cardinali e ad orientarsi di nuovo. Verso il buono, verso l’amore, verso il gettare delle solide fondamenta su questa porzione di mondo ostile.
La colonna sonora
Henriksen è anche un paroliere e un musicista rock, oltre che scrittore norvegese. Quindi non potevo non aspettarmi una colonna sonora very rock!
I Ramones sono il sottofondo delle serate di Dan. In macchina o in casa, il cd o la musicassetta parlano il linguaggio del gruppo punk rock di New York.
Ma non c’è solo il rock internazionale, è presente anche quello dei Regni dei ghiacci. Come gli Eldkvarn, svedesi e definiti così dall’autore: “roba da frignoni, voci rauche stucchevolmente sentimentali per il troppo vino”. Vale la pena ascoltarli per capire se ci fa la stessa impressione!
C’è anche la citazione di un testo musicale composto dallo scrittore stesso. La canzone è Vllig til å falle, scritta per il cantante norvegese Henning Kvitnes: “Mi sono arrampicato in cima alla montagna, mi sono seduto quando han detto di saltare, perché avevo voglia, tanta voglia di cadere”.
Infine vorrei riportare anche un riferimento/omaggio al jazz con Charlie Parker e la sua Yardbird suite. Interessante è infatti la definizione che viene data di questo genere musicale: “Il jazz ha una vita diversa dall’altra musica. È come un iceberg, quasi tutto nascosto sotto la superficie”.
Editore: Iperborea
Ascolta la soundtrack: Il lungo inverno di Dan Kaspersen – Levi Henriksen
- Cretin hop – Ramones
- Villig til å falle – Henning Kvitnes
- Rockaway beach – Ramones
- I wanna be your boyfriend – Ramones
- Brown eyed girl – Van Morrison
- Vi skall fara bortom månen – Carl Ost
- Blue moon of Kentucky – Elvis Presley
- Yardbird suite – Charlie Parker
- Lycklig – Eldkvarn
- I was made for lovin’ you – Kiss