di Valentino Eugeni – https://www.valentinoeugeni.it/
Devo ammettere che la maggior parte delle idee e delle ambientazioni de “Il cane rosso dell’imperatore” provengono da diversi brani musicali.
Di solito ascolto musica andando al lavoro la mattina e fantastico di mondi e situazioni. Alcuni brani mi colpiscono per il testo, altri per la musica. Di norma, sia testo che musica non hanno alcuna attinenza né col fantasy in sé, né con la situazione di cui poi andrò a scrivere.
Per me è tutta una questione di emozioni, di immagini che vengono evocate. Ecco quindi una sorta di eclettica, confusionaria e sostanzialmente inspiegabile, colonna sonora del Cane Rosso.
Ma prima un minimo di introduzione.
Il romanzo segue le vicende di Parthan, elementalista assassino imperiale, nella sua strenua lotta per la redenzione, in un crescendo di inganni, doppi giochi e perdita di memoria indotta dalle droghe. Ad accompagnarlo nelle sue sanguinose vicende troviamo il leomane Slavosh, la dauga Gann Tach, la sensuale Aurora… e non continuo per rischio spoiler. 😉
Il personaggio di Parthan è molto complesso e, pertanto, più di un brano ha concorso alla sua formazione:
– The hero dall’album “Voyager” di Mike Oldfield. C’è il momento in cui entrano le cornamuse che mi fanno pensare a un grande dolore, a una grande consapevolezza del passato;
– On foot in front of the other dall’album “Fight like a girl” di Emilie Autumn. Vi chiederete come mai un brano del genere possa aver contribuito a Parthan, mica è una ragazza… Ascoltate il testo e immaginate un assassino allevato nella Torre, costretto a forza a uccidere, che ha sempre vissuto in una realtà fatta di violenza, che ora si trova a non avere più un luogo in cui andare;
– Down with the sickness dei Disturbed dall’album “The Sickness”. Vi è stato un momento in cui Parthan ha detto basta, questo brano esplica quello che è successo dopo.
Slavosh è un leomane, un uomo leone, fiero, saggio e forte al quale hanno strappato zanne e artigli. È un personaggio meraviglioso, secondo me, che incarna gli ideali del guerriero puro:
– Kaiowas dei Sepultura (quando ancora c’era Cavalera *sigh*) dall’album “Chaos A.D.”. Credo che questo brano catturi perfettamente l’anima interiore di Slavosh;
– 100 Sàni Muohttagii di Sophia Jannok dall’album “Spelbart” (l’avevo detto di essere un ascoltatore eclettico, l’artista è svedese di etnia sami): immaginatelo in piedi a vegliare su Parthan, la coda che spazzola il terreno, le orecchie tese, gli occhi a scrutare la notte mentre ricorda il suo villaggio natio.
Gann Tach ha due anime molto ben distinte, anche lei è stata allevata nella Torre e… beh, leggete il libro! I brani:
– Opheliac dall’album omonimo di Emilie Autumn. Questo brano ha ispirato la scena della camera da letto man mano che i ricordi tornano in lei;
– Gaslight dall’album “Fight like a girl” sempre della Autumn. (Sono innamorato di lei, ok?) In questo invece ho visto i giorni di prigionia, le speranze.
E infine l’anima nera di Gann Tach in:
– She’s on Drugs (more than me) degli Alien Vampyres dall’album Harshlizer. (Immaginate Gann Tach con il fioretto in mano a distribuire fendenti…);
– Apex Predator dall’album “Hydra” di Otep è la rappresentazione musicale, secondo me, di Aurora. Non vi dirò chi è Aurora, sappiate solo che è “il predatore all’apice”.
Questo libro fa parte del nostro Speciale Halloween 2019. Per l’articolo completo clicca qui.
Editore: Watson Edizioni
Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/playlist/6zFVCUzmvgwR8vVppqs4bZ?si=85EMfWn2ReWYOJAX8cIgTg
- The hero – Mike Oldfield
- One foot in front of the other – Emilie Autumn
- Down with the sickness – Disturbed
- Kaiowas – Sepultura
- 100 sàni muohttagii – Sophia Jannok
- Opheliac – Emilie Autumn
- Gaslight – Emilie Autumn
- She’s on drugs (more than me) – Alien Vampires
- Apex predator – Hydra