di Cristina Nori
Quanta musica in questo libro!
Scommetto che qualcuno, dopo averlo letto, andrà a rovistare fra gli scaffali di un negozio di dischi – quelli che ancora sopravvivono – oppure online alla ricerca un album di Francis Cabrel o di Jean Jacques Goldman, per immergersi nelle atmosfere dolci e sofisticate della musica francese.
Valérie Perrin lascia che la musica accompagni la protagonista del romanzo, Violette, nel corso di vent’anni di vita. Dalla dance del discopub in cui Philippe Toussaint la incontra cameriera, alle canzoni per bambini ascoltate con la piccola Léonine, alla musica sacra e profana che accompagna i commiati nel cimitero di Brancion – en – Chalon.
L’ambientazione e l’intreccio: un cimitero e tre piani temporali
Il grande, bellissimo paradosso che sottende a tutta la storia è l’ambientazione.
Nonostante sia un libro ambientato in un cimitero e muoia anche un sacco di gente, adulti e bambini, non si tratta di una storia triste. All’autrice riesce una piccola magia letteraria e un luogo di lacrime e commozione diventa un giardino popolato da cani, gatti, fiori e frutti, dove si può prendere un tè profumato in compagnia di una gentile signora che sa offrire al momento giusto bevande calde e cordiali.
Per dirla come il commediografo Robert Anderson, “tè e simpatia”.
Valérie Perrin costruisce il romanzo intrecciando sapientemente più piani temporali: la storia d’amore fra Violette e Julien, quella fra Irène, madre di Julien, e Gabriel e il passato di Violette.
La costruzione dell’intreccio è perfetta, il filo del discorso non si spezza e non si ingarbuglia mai e la sospensione dell’attesa regala fremiti fra un capitolo e l’altro.
Violette, nome scelto non a caso per una donna che vive fra le piante in un giardino di memorie, inizia a conoscere il poliziotto Julien e ad amarlo a piccoli passi, in una storia fatta di avvicinamenti, fughe e ritorni. Lo stesso Julien introduce i lettori alla seconda storia d’amore del libro, leggendo il diario di Irène, in cui si snoda la sua lunga passione con l’avvocato Gabriel.
Oggi è giornata Gabriel. Mi ha telefonato ieri sera, passerà da me a fine pomeriggio, dopo il tribunale. Devo comprare una bottiglia di Suze, è un amaro che Gabriel adora.
Ci sono le giornate senza e le giornate Gabriel.
I ricordi di Violette costituiscono la parte più sofferta e malinconica del libro, un mare di dolore da cui la giovane mamma riesce, a piccoli passi, a riemergere, con il tempo lento delle pianticelle che spuntano in un orto.
È questa la giovinezza? È possibile conoscere la giovinezza a quasi cinquant’anni? L’ho forse conservata preziosamente senza saperlo, visto che non l’ho mai vissuta? Oppure non mi ha mai lasciato? O si è decisa ad apparire oggi, un sabato, a un matrimonio in Auvergne? In una famiglia che non è la mia? Con un uomo che non è il mio?
Editore: Edizioni E/O
La colonna sonora
Ascolta la soundtrack su Spotify: Cambiare l’acqua ai fiori – Valérie Perrin
Cambiare l’acqua ai fiori cita moltissimi brani di cantautori francesi: Cabrel, Johnny Halliday, ma anche Elvis Presley, il nume tutelare e alter ego del necroforo Elvis – il cui vero nome non ha alcuna importanza – che si esprime meglio canticchiando in un inglese pasticciato piuttosto che parlando nella sua lingua madre.
Anche le musiche per dire addio a qualcuno sono leggere in questo libro. Può sembrare strano, ma in fondo non lo è, far suonare Chet Baker o musica gitana in un cimitero: la musica è un omaggio a chi se n’è andato e un modo per ricordare chi era.
L’autrice Valérie Perrin
Valérie Perrin è una scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese.
Ha lavorato per anni come direttrice della fotografia e scenografia per il cinema.
Ha pubblicato il suo primo romanzo Il quaderno dell’amore perduto nel 2015.
Cambiare l’acqua ai fiori è il suo secondo romanzo, pubblicato in Italia da Edizioni E/O con la traduzione di Alberto Bracci Testasecca.
La tracklist
- Pas toi – Jean Jacques Goldman
- Puisque tu pars – Jean Jacques Goldman
- Petite Marie – Francis Cabrel
- Mythomane – Etienne Daho
- La mer – Charles Trenet
- Always on my mind – Elvis Presley
- Spanish eyes – Elvis Presley
- Moody blue – Elvis Presley
- Tutti frutti – Elvis Presley
- My way – Elvis Presley
- Love me tender – Elvis Presley
- Ave Maria – Schubert
- L’envie – Johnny Halliday
- Le zizi – Pierre Perret
- Blue room – Chet Baker
- Elsass blues – Alain Bashung
- Billie Jean – Michael Jackson
- Le courage d’aimer – Pierre Barouh
- Oh, libertà – Serge Reggiani
- La vie devant soi – Vincent Delerm