di Stefano Ficagna
La vittoria del Booker Prize nel 2019, con il romanzo corale Ragazza, donna, altro, ha portato all’attenzione del pubblico italiano la scrittrice anglo-nigeriana Bernardine Evaristo. Autrice di svariati libri fin dal 1997 (alcuni, come il suo esordio semi-autobiografico Lara, veri e propri romanzi in versi), la Evaristo è rimasta quasi inedita in Italia fino al suo exploit, eccezion fatta per il romanzo Mr. Loverman pubblicato nel 2014 da Playground: oggi anche la casa editrice Besa Muci arriva a colmare parzialmente il vuoto, pubblicando in Dove finisce il mondo due racconti (quello che dà il titolo alla raccolta, uscito originariamente nel 2006, e Penso di stare leggermente impazzendo, del 2011) e il saggio CSI Europe del 2008.
La playlist
Ascolta la playlist su Spotify: Dove finisce il mondo – Bernardine Evaristo
La colonna sonora che accompagna il lettore passa drasticamente dalla musica rock e pop a quella classica, alla stessa maniera con cui veniamo catapultati dalla schizofrenia social della protagonista di Penso di stare leggermente impazzendo all’analisi accurata che Evaristo ha fatto dell’influsso sulla storia culturale europea delle figure di colore e di etnia mista. I’m going slightly mad dei Queen entra nella playlist per ovvia analogia col titolo del racconto e fa da apripista a un tourbillon di riferimenti culturali che vanno dalla gravidanza di Mariah Carey (Supernatural è la canzone che dedicò ai suoi due gemelli) alla vittoria azera nell’Eurovision 2011, accompagnandoci nella deriva verso una vita sempre più virtuale a cui la protagonista della vicenda va incontro. Ben altra atmosfera si respira fra i riferimenti culturali di CSI Europe, dove a cullarci sono le note del compositore Samule Coleridge-Taylor e di George Bridgetower, violinista cui solo uno screzio con Ludwig Van Beethoven impedì di avere il proprio nome impresso sulla Kreutzer Sonata: a chiudere la playlist arriva poi l’allegra La conga blicoti di Joséphine Baker, una delle poche donne nere a farsi largo in un panorama culturale storicamente maschile e bianco.
Tracklist
- I’m going slightly mad – Queen
- God gave me everything – Mick Jagger
- Running scared – Nikki Jamal, Ell
- Supernatural – Mariah Carey
- Hot in herre – Nelly
- Violin Sonata n°9 in A Major, Op.47 “Kreutzer” – Ludwig Van Beethoven
- Hyawatha’s Wedding Feast: You shall hear how Pau-Puk-Keewis – Samuel Coleridge Taylor
- La conga blicoti – Joséphine Baker
Donne che si perdono e radici ritrovate
I due racconti di Evaristo hanno più di un punto in comune: parlano entrambi di donne alla deriva, dell’omnipervasività del mondo dello spettacolo (fruito dalla prima direttamente, in quanto dipendente di alto livello di un network televisivo, indirettamente dalla seconda attraverso le opportunità social di Internet) e della frenesia della vita moderna, gestita in maniera drasticamente diversa dalle due donne di cui seguiamo le vicende.
I ghiacci della Groenlandia fanno da sfondo a Dove finisce il mondo, portando una temporanea pace nella vita spesa fra traffico e riflettori puntati di Elisabeth. La donna, nonostante rigetti la sua vita passata, fatica a vedere un’alternativa: ecco allora che la fuga da apparente sfizio si fa decisione definitiva, la ricerca di una tregua da sé stessa e dal mondo che viene portata fino alle sue estreme conseguenze. La ragazza senza nome protagonista di Penso di stare leggermente impazzendo è invece una figura che abbiamo imparato a conoscere bene da quando Facebook e gli altri social network sono entrati nelle nostre vite, la persona così assuefatta alla vita online da dimenticarsi completamente di quella fuori dalla porta del suo appartamento. Leggere le sue impressioni sulle persone che segue e osservarne la frenetica ricerca della notorietà non ci mostra nulla di nuovo, soprattutto a dieci anni di distanza da quando il racconto è stato scritto, ma è raggelante notare quanto poco siano cambiate queste dinamiche: la Evaristo è brava a innestare in questo soliloquio egocentrico piccoli sprazzi di umanità, lasciandoci empatizzare a tratti con una figura a cui riesce ormai difficile persino uscire dal proprio appartamento e che, per non subire i contraccolpi di questo declino, preferisce ignorare tutto ciò che non sta sullo schermo che fagocita tutta la sua vita.
È stata la mia prima lite su Facebook, ma dopo circa un mese mi sono resa conto di aver perso un’amica e che Luren era effettivamente simpatica. Poi ho capito che non era una vera amica dal momento che non aveva mai né postato aggiornamenti di stato né risposto ai miei. A ogni modo, aveva solo 93 amici, il che la dice lunga.
Penso di stare leggermente impazzendo
La parte più interessante della breve raccolta (proposta anche in lingua originale) è però il saggio CSI Europe, in cui l’autrice esplora, attraverso citazioni di opere altrui, cenni storici ed eventi biografici, l’importanza del meticciato nella cultura europea e cosa voglia dire essere nero in Europa continentale e nel Regno Unito. Sapevate ad esempio che la nonna di Alexandre Dumas (l’autore de I tre moschettieri e Il conte di Montecristo) era haitiana? O che il bisnonno paterno di Alexsandr Puškin, uno dei più noti romanzieri russi dell’800, era uno schiavo africano che divenne il favorito di Pietro il Grande? Evaristo ripercorre alcune di queste storie mostrando quanto queste radici siano state occultate, mettendo la cultura non-bianca sempre in una posizione subalterna, facendo luce al contempo sulle derive razziste che ancora oggi permeano la società, a tal punto pervasive che la stessa autrice, in gioventù, attraversò la strada pur di non essere costretta a salutare suo padre, dalla pelle più scura della sua e pertanto fonte di vergogna.
Dove finisce il mondo è un’interessante analisi a tutto tondo sull’identità nel nostro millennio, quella singola e quella sociale, foriera di più spunti di riflessione. C’è da sperare che questa operazione della casa editrice Besa Muci non rimanga l’unica, e che l’opera di una delle voci più interessanti del panorama letterario britannico possa presto essere disponibile anche per i lettori italiani che vogliano approfondirla.