Dave Eggers e la sua Opera struggente di un formidabile genio

di Davide Morresi


Opera struggente di un formidabile genio è il primo romanzo dello scrittore Dave Eggers.
Pubblicato nel 2020, è scritto come un’autobiografica, anche se l’autore utilizza solo in minima parte veri elementi della propria vita, mentre quasi tutta l’opera è frutto della sua fantasia.

La trama di Opera struggente di un formidabile genio

Dave e i suoi tre fratelli perdono entrambi i genitori, malati di cancro, nel giro di un mese. Dopo un veloce periodo di assestamento, lui resta solo con il fratellino di 8 anni, Toph, e di fatto diventa il suo genitore adottivo. Insieme i due, anziché farsi prendere dallo sconforto, riescono a trasformare la tragedia in un’opportunità per crearsi una nuova vita, fatta di divertimento e libertà.

Nel corso degli eventi, Dave si trova a dover combattere l’inevitabile contrasto interno tra il senso di responsabilità che ha nei confronti del fratellino e la rabbia verso i genitori, colpevoli, con la loro prematura morte, di avergli rubato parte della propria giovinezza.
In tutto questo, una funzione fondamentale la ha Toph: nonostante i suoi otto anni, il suo comportamento e i suoi discorsi sono più che maturi, quasi moralizzatori, e concorrono ad alimentare il senso di colpa di Dave che invece vorrebbe darsi totalmente a scorribande e a una vita di sesso ed eccessi.

Stiamo ancora guidando, diretti alla spiaggia. Quando guidiamo e arriva il momento in cui alla radio smettono di trasmettere rock and roll storico, di quello creato ed eseguito dai maestri della musica moderna, allora facciamo dei giochi con le parole. Ci deve essere rumore o musica o giochi. Niente silenzio. Adesso facciamo il gioco in cui uno deve dire il nome di un giocatore di baseball e l’altro deve dirne un altro il cui nome inizi con la lettera con cui comincia il cognome di quello precedente. «Jackie Robinson» dico.
«Randy Johnson» dice.
«Johnny Bench» dico.
«Chi?»
«Johnny Bench. Il catcher dei Reds.»
«Ma sei sicuro?»
«Che vuoi dire?»
«Io non l’ho mai sentito.»
«Johnny Bench?»
«Sì»
«E allora?»
«Allora magari te lo stai inventando.»

La narrazione

Il ritmo è velocissimo, quasi travolgente: malattia dei genitori, loro morte e lutto, Dave e Toph che si divertono da soli tra frisbee, cibi precotti, lotta in casa, scivolate sui pavimenti, MTV e belle ragazze. Poi Dave vende la casa e con i soldi fonda una rivista d’avanguardia. E poi ancora: dialoghi a volte ai limiti dell’assordo, esilaranti colloqui di Dave con gli insegnanti di Toph, amici sballati, feste e scorribande.
Al bando il buonismo, la narrazione è cruda ma non necessariamente cattiva (degna di nota è la minuta descrizione della malattia della madre fino al momento in cui la porterà alla fine) ed è spesso pervasa di ironia e spensieratezza. Una storia che, come dice il titolo, è struggente. O almeno lo sarebbe, se non fosse affrontata con tanta genialità.

La colonna sonora di Opera struggente di un formidabile genio di Dave Eggers

E dopo avere bevuto al banco, schiacciati come in una limousine da ballo delle debuttanti, balliamo. Goffamente, urtando la gente intorno a noi, sudando subito e vergognosamente. La gente affolla la pista, per cui siamo costretti a ballare vicinissimi. In cerca di un po’ di spazio ci spostiamo in un angolo proprio sotto le casse. Qualunque cosa sia (Earth, Wind & Fire?) è assordante. Le frequenze sono massicce, invadenti, il basso pulsa potente provocando come delle ondate dentro i nostri cervelli per poi diffondersi ovunque, cancellando tutti i nostri pensieri, come se entrasse in casa con una decina di valigie e si installasse nella camera principale, spostando anche il mobilio, ci vibra dentro la testa facendo da colonna sonora alle nostre sinapsi e a tutto quello che è depositato là dentro, dai numeri di telefono ai ricordi dell’infanzia. Lasciamo che i nostri corpi si avvicinino e ovviamente l’unica direzione in cui guardare è in giù, al corpo di Meredith in torsione, alle sue membra che ora si allontanano e ora si avvicinano…
Ce ne andiamo. Al mare.

Numerosi sono i brani e le band menzionati nel romanzo, molti statunitensi, ma non solo. Dai Nirvana ai Beatles, passando anche per sfumature di musica classica, Dave Eggers usa in maniera formidabile citazioni e riferimenti musicali che ben si adattano a una storia che rasenta l’assurdità e allo stile unico di narrazione.

Ascolta la colonna sonora: Opera struggente di un formidabile genio – Dave Eggers

Tracklist

  1. Canon in D Major, P. 37 – Johann Pachebel
  2. Call of the sea – David Arkenstone (brano new age)
  3. Any way you want it – Journey   
  4. In a big country – Big Country
  5. Favourit Shirts (boy meets girl) – Haircut 100
  6. Working for the weekend – Loverboy
  7. Just a small town girl – Journey (https://www.youtube.com/watch?v=N9812J23KY8)
  8. Rock around the clock – Bill Haley & His Comets
  9. Real wild child (wold one) – Iggy Pop
  10. Kentucky fried humans – JFKFC
  11. My misterious death (turn it up) – Thomas Jefferson Slave Apartments
  12. Let’s groove – Earth, Wind & Fire
  13. You know you’re right – Nirvana
  14. A-Team theme – Daniel Caine Orchestra
  15. Deep river – Bobby Womack
  16. Jokerman – Bob Dylan
  17. Back in the U.S.S.R. – The Beatles
  18. Hit me with your best shot – Pat Benatar
  19. Desert rose – Sting
  20. Stay (I miss you) – Lisa Loeb
  21. I’m a believer – The Monkees
  22. Only wanna be woth you – Hootie & The Blowfish
  23. Ripple – Grateful Dead
  24. Surfin’ safari – The Beach Boys
  25. American idiot – Green Day
  26. Building a family – Mark Isham
  27. Beth – Kiss
  28. Then he kissed me – The Crystals
  29. You give love a bad name – Bon Jovi
  30. Deerpath – Derrick Stout
  31. What a feeling – Irene Cara
  32. Xanadu – Rush

Elaborazione in corso…
Fatto! Sei nell'elenco.