di Lorella Quintabà
Tutto comincia a notte fonda, quando un bambino riesce a sciogliere le corde che lo legano ad una sedia in cucina, corre in mezzo alla strada inseguendo un pallone e viene travolto da un’auto in corsa. Che cosa è successo? Perché a quell’ora un bambino è in mezzo alla strada? E perché chi stava al volante non si è fermato? Dove sono i genitori di quel bambino? Come mai un giocatore di poker non si ricorda niente di quella serata? Rispondere a queste ed altre domande è il compito dell’ispettore di polizia, un trentaseienne depresso e rancoroso, perché è stato abbandonato dalla sua Rachele che lo ha convinto a trasferirsi tra i monti della Lunigiana, e che vuole solo essere trasferito invece si ritrova a risolvere questo enigma. Con lui il sovrintendente capo Marietti, razzista e poco in sintonia con l’ispettore.
Luca Bonzano ci parla delle bestie ferite, ma chi sono? Tutti i personaggi del libro sono animali rabbiosi, vittime dell’irrazionalità e autori di una giustizia sommaria, alla ricerca di una vendetta fatta solo per quietare il proprio animo e i propri tormenti. Si parla di tornei di poker e dell’abilità di saper bluffare, di adrenalina, del dolore insopportabile che ti soffoca i sensi, del rancore incontrollabile, di malavita che non perdona anche a distanza di tempo. Nessun personaggio del romanzo è completamente innocente e pulito.
Le azioni si intrecciano con i pensieri, le riflessioni e i ricordi dei personaggi in uno stile cinematografico che ammicca a Tarantino. Il libro comincia con un conto di 5 capitoli alla rovescia, fino ad arrivare al presente, e poi prosegue con le prospettive alternate dei quattro personaggi principali che, capitolo su capitolo e talvolta paragrafo su paragrafo, parlano in prima persona e si rivelano piano piano. I capitoli molto brevi e una narrazione asciutta e decisa creano un ritmo incalzante e coinvolgono il lettore.
Vincitore del 2° Festival Giallo Garda nel 2016, categoria romanzi editi, Bonzano ha creato un piccolo incisivo noir che non può passare inosservato per gli amanti del genere e rappresenta una novità nel panorama del giallo italiano.
Il romanzo è pieno di musica, si passa da Vasco Rossi ai Pink Floyd, da Roberto Vecchioni ai Creedence Clearwater Revival (la loro Have you ever seen the rain viene citata più volte), passando per una ninna nanna e la suoneria imbarazzante di un cellulare.
Vengono riportate frasi di canzoni che contribuiscono a creare l’atmosfera del momento o a spiegare i sentimenti dei protagonisti. L’intera playlist viene riportata alla fine del libro dall’autore stesso.
Editore: Todaro
Ascolta la soundtrack: Come bestie ferite – Luca Bonzano
- Have you ever seen the rain – Creedence Clearwater Revival
- Je ‘so pazzo – Pino Daniele
- Io no – Vasco Rossi
- Goodbye blue sky – Pink Floyd
- Ninna nanna, ninna oh
- Le lettere d’amore – Roberto Vecchioni
- Senza parole – Vasco Rossi
- Stuck in the middle with you – Stealers Wheel
- Sympaty for the Devil – Rolling Stone
- Guten abend, gut’ natch, Op. 49, n. 4 – Johannes Brahms