di Lorella Quintabà
Cenere è il racconto dell’estate di Ash e le sue due amiche, Anna e Reba, tre ragazze adolescenti di sedici anni che frequentano un liceo in una città della provincia romagnola e che decidono di riprendere il controllo della propria esistenza. È la storia della loro amicizia attestata in una situazione estrema. Ash, orfana di madre e alle prese con un padre sempre più distante, la Reba a cui servirebbero gambe funzionanti, Anna, alla ricerca del suo amore perduto. Non hanno un futuro brillante davanti a loro perché al governo c’è un regime corporatista che viola i diritti umani ormai dimenticati.
Le tre adolescenti passano le loro giornate distillando e usando alcolici e cristalli, quando trovano una chiavetta usb con un file criptato “epistole politiche crypt or die”, in cui sono nascosti i testi letterari vietati dal regime. “…erano stati tutti d’accordo sin dal principio: i libri erano assolutamente necessari.” E così da qui inizia la loro missione, resistere contro il regime corporatista e lottare per riconquistare la libertà di espressione. Ash ad un certo punto dice:
Crescendo ho avuto il privilegio di studiare storia e letteratura e avevo sempre pensato di essere immune dagli eventi terribili dei secoli passati Ora mi rendo pienamente conto che non è così. Nessuno è immune, mai. Dobbiamo sempre vigilare sui nostri diritti perché è troppo facile vederli calpestati. Adesso lo so e non posso tirarmi indietro.
Nell’età dell’adolescenza oltre all’amicizia anche la famiglia copre un posto importante e il rapporto con i genitori è molto forte. Ash sviluppa un’ossessione protettiva nei confronti del padre sempre più distante; Reba, priva di gambe, può solo permettersi degli impianti robotici ordinari perché i suoi genitori sono poveri ed entra in contrasto con loro quando confessano di volersi iscrivere alla corporazione pur di poterle comprare degli arti artificiali moderni; Anna appartiene invece ad una famiglia benestante e corporatista.
In questa società di tradizione contadina i discriminati sono i poveri, quei contadini che non possono più coltivare la terra perché diventata tossica per via dell’inquinamento e che hanno un’unica possibilità per sopravvivere: entrare a far parte della corporazione che ha ormai il controllo politico ed economico del paese.
Volenti o nolenti le tre ragazze si trovano a dover fronteggiare degli eventi per i quali non sono ancora pronte. Ma che possono fare degli adolescenti per cambiare le cose? Vivono in un mondo in cui gli smartphone sono stati impiantati direttamente nel cervello e quindi è facile intercettare le comunicazioni anche quando il sistema è disattivato.
Lorenzo si portò automaticamente la mano sul collo. Il padre di Ash diceva che dove i ragazzini di una volta si facevano i succhiotti quelli di oggi si facevano lobotomizzare da eye-like.
Cosa succede quando quella tecnologia che abbiamo creduto utile perché ci facilita la vita e favorisce i rapporti sociali viene usata da un regime totalitarista che elimina completamente la democrazia? I liberi pensatori di Cenere non hanno più privacy e vivono nel continuo terrore di essere spiati, torturati ed uccisi, sono diventati vittime di quella rete che doveva essere libera e democratica. Cosa puoi fare se vivi in provincia, il regime corporatista incombe e cucinare cristalli o stordirsi di alcool non è più sufficiente?
L’unico modo per sopravvivere è creare uno spazio virtuale in cui organizzare la resistenza senza essere scoperti, un gioco che ricrei un mondo virtuale parallelo dove ci si può incontrare indisturbati. Il gioco è una scappatoia, una strategia di sopravvivenza e l’unica possibilità che hanno per dare un senso a giornate di ordinaria disperazione.
Nel frattempo intorno a loro tutto si fa più oscuro: la morte della Gramigna, un prete scomparso, un marchio a identificare chi non vuole o non può allinearsi al pensiero.
Cenere è una storia di amicizia, ordinaria desolazione e resistenza. La storia è raccontata dal punto di vista di Ash e la scrittrice proietta il lettore direttamente nella storia. Attraverso il suo romanzo Elisa Emiliani riesce raccontare di quelle amicizie forti che a sedici anni ti riempiono le giornate, e che insieme alla rivoluzione sono tutto quello che serve quando sei giovane e ti senti immortale, mostrando al lettore fino a che punto si è disposti a combattere per le persone care e per i propri ideali. Una lotta spietata, senza esclusione di colpi, per un futuro migliore e una società più umana.
Uno dei punti di forza di questo romanzo è la capacità di raccontare una distopia senza esplicitarla, né spendersi in descrizioni di come si è arrivati a questo mondo e a questo tipo di governo. La Emiliani riesce a costruire una storia accattivante senza cadere nella facile tentazione di replicare le saghe distopiche in lingua inglese.
L’atmosfera del romanzo è racchiusa nel titolo “Cenere” che evoca un mondo che si sfalda tra la polvere e le rovine.
Il romanzo ha una vera e propria playlist al suo interno, la musica è molto importante.
Ash ha tatuate le iniziali JC di Jesus Christ e Johnny Cash, i suoi “santi protettori”. Era stata sua mamma a farle ascoltare Johnny Cash per la prima volta.
Più di una volta Ash fa riferimento ad un disco in vinile con in copertina un uomo con un buffo cappello seduto a gambe incrociate in un cerchio: è l’album Cold Fact di Sixto Rodriguez.
Tutte i brani della playlist sono citati all’interno del romanzo.
Editore: Zona42
Ascolta la colonna sonora: https://open.spotify.com/playlist/0ixoWvxgeH9PpoyOM1KgjA?si=Lf2PoJ7rQHGABSiFKVbWUA
- I’m movin’ on – Johnny Cash
- Ring of fire – Johnny Cash
- Too late tonight – Arid
- This is not a song, it’s an outburst: or, the establishment blues – Sixto Rodriguez
- Chiaro di luna – Ludwig Van Beethoven
- Sonata per violini in Fa minore – Johann Sebastian Bach
- I walk the Line – Johnny Cash
- Dance me to the end of love – Leonardo Cohen
- Man in black – Johnny Cash
- You’re so vain – Carly Simon
- Goldberg Variations – Glenn Gould