Buona la prima – La letteratura e i Pearl Jam: il primo reading musical-letterario di Read and play

di Davide Morresi
ph: Andrea Antolini


C’era una volta il mondo. Nel mondo, c’era una città in cui pioveva trecento giorni l’anno. La città si chiamava Seattle, estremo occidente degli Stati Uniti d’America. In questa città arrivò un surfista che veniva da San Diego, un fan scatenato degli Who e dei Ramones. In questo surfista, c’era un’anima. In quest’anima, c’era lo spirito di un’epoca…

[Anni luce – Andrea Pomella]


Prende avvio così, con un estratto dall’incipit del romanzo Anni luce di Andrea Pomella – Add Editore (clicca qui per saperne di più su questo romanzo), letto per l’occasione da Lucia Zambon, il primo reading musicale e letterario di Read and play.

La rinomata e pluridecorata Trattoria Gallo Rosso a Filottrano (AN) – https://www.trattoriagallorosso.it/, di Andrea Tantucci e Gessica Mastri, è lo scenario in cui si svolge, una volta al mese, la rassegna Rockitchen, che propone l’ascolto ragionato di un album musicale, introdotto e commentato da nomi importanti del panorama critico musicale italiano: da Alessandro Bolli a Carlo Bordone, da Paola De Angelis a Maurizio Blatto, solo per citarne alcuni. Una rassegna fortemente voluta dai gestori, grandi appassionati di musica, oltre che maghi dell’arte culinaria.

Davide Morresi

Era maggio 2019 quando, con un timore quasi reverenziale, accennai ad Andrea: – Sai, ci sarebbe questo progetto in avviamento, si chiama Read and play, un nuovo modo di affrontare e interpretare la letteratura: attraverso la musica che contiene.
Andrea mi guarda: – Eh?!
Insisto: – Letteratura e musica sono arti che si incastrano tra di loro. Spesso, senza l’una, non esisterebbe l’altra. C’è una sorta di scambio di energia, sono vasi comunicanti, dita intrecciate in un inno di creatività. Che ne dici, Andrea, se organizzassimo qui una serata in cui ascoltare musica a partire da un’opera di letteratura?
Le mani mi tremavano. Come puoi pensare di proporre una serata ad una platea abituata a presentazioni di esperti musicali, conduttori radiofonici di grande fama, giornalisti che della cultura musicale hanno fatto la loro ragion di vita?, mi dicevo.
Andrea resta qualche attimo in silenzio, riflette. Si passa la mano sulla barba e mi fa: – Ok. Facciamolo. Sviluppa un’idea e facciamolo.

Lucia Zambon

Read and play era nato da pochissimo, giusto un mesetto di vita.
Nel team eravamo appena in tre. Ci piaceva l’idea. Trovavamo la musica in quasi ogni opera letteraria e la letteratura in un sacco di canzoni. La cosa ci stava prendendo, ci entrava dentro, ed era come se un radar si stesse sviluppando nelle nostre menti. Eravamo sensibili a qualsiasi riferimento musicale: dal poster di un cantante appeso in una cameretta al motivetto fischiettato dal protagonista sotto la doccia, da una citazione velata del testo di una canzone alla musica in sottofondo durante la narrazione di un’azione.
Ci sembrava impossibile che nessuno avesse ancora pensato di approfondire questo incastro perfetto, eppure online non trovavamo niente che fosse anche lontanamente paragonabile a Read and play. Qualche autore emergente aveva provato a creare una propria playlist, con ovvi problemi di visibilità. Un paio di case editrici, decisamente all’avanguardia, avevano ideato delle liste di ascolto associandole ad alcune delle loro pubblicazioni. Nulla di più.

Ora, appena pochi mesi dopo, Read and play può contare su un team di dieci persone ed è in continua crescita. E la prima esibizione live è stata un vero successo. Senza dubbio anche per merito di Andrea e Gessica che hanno scommesso nel progetto, concedendoci uno spazio importante: una serata, il 18 ottobre 2019, nella loro rassegna Rockitchen.

Quasi due ore di letture del romanzo, aneddoti dei primi anni dei Pearl Jam (relativi ai loro primi tre album – Ten, Vs. e Vitalogy – gli album che accompagnano il protagonista di Anni luce nel suo percorso), e ascolto su vinile dei brani citati nel romanzo.

Davide Morresi e Lucia Zambon
Particolare della sala

La miglior vendetta è vivere, dimostrando a te stesso che sei più forte di loro. Solo così puoi ritornare a testa alta. È più o meno ciò che ho fatto io.

[Eddie Vedder]


Abbiamo discusso dei primi passi, della musicassetta che i futuri Pearl Jam, ancora senza cantante e batterista, inviarono a Eddie Vedder, che la rispedì con la propria voce sovra registrata, dando vita alla cosiddetta Trilogia di Mamasan (Alive, Once, Footsteps).
Abbiamo parlato del sedicenne Jeremy e del suo suicidio di fronte ai compagni di classe, vicenda che colpì Eddie Vedder talmente tanto da volergli dedicare uno dei brani più famosi.
Abbiamo letto vari estratti di Anni luce e ascoltato molti brani dei Pearl Jam, ogni volta intervallando il tutto con aneddoti e racconti dalla biografia della band. Lo sapevate, ad esempio, che Not for you è stata dedicata a “quegli stronzi che vi fanno pagare un cazzo di biglietto più di 18 dollari”? Queste furono le parole di Vedder in un concerto a Miami. Avvenne poco prima che la band denunciasse Ticketmaster per monopolio nella gestione dei concerti negli USA.
O ancora, che i Pearl Jam e i Nirvana si punzecchiarono di continuo per poi riappacificarsi solo poco prima della morte di Kurt Cobain? Questo fu un altro evento che scosse il gruppo, che modificò da lì in poi il proprio modo di interpretare il mondo.
Oppure che i Pearl Jam, in aperto conflitto con il sistema discografico, si rifiutarono di fare video promozionali dal 1993 al 1998, ossia da Vs. a Yield?

Dopo una serata già sold out dalle prenotazioni, è stato stimolante chiacchierare con i tanti appassionati presenti, molti dei quali immensi esperti di musica e letteratura. Ed è stato fantastico scoprire come ci siano tanti lettori che conoscono opere di narrativa e non solo in cui la musica ha un ruolo da protagonista, e come, d’altro canto, ci siano numerosi musicofili che conoscono a menadito le storie di canzoni cult ispirate a opere letterarie.
A proposito, grazie a tutti gli intervenuti per le segnalazioni fornite! Nei prossimi mesi usciranno le colonne sonore di tutti i romanzi di cui abbiamo parlato, è una promessa! E, aggiungo, Read and play è un progetto aperto alle collaborazioni, quindi se volete proporci un articolo su un romanzo, un’idea, titoli o contenuti, siete i benvenuti (e-mail: info@readandplay.it).

da sinistra a destra: Gessica Mastri, Davide Morresi, Lucia Zambon, Andrea Tantucci


In attesa delle nuove esibizioni (ci saranno presto novità, seguiteci su Facebook per rimanere aggiornati – https://www.facebook.com/readandplay1), potete ascoltare la scaletta dei brani della serata qui.

Per la galleria fotografica dell’evento clicca qui.

La playlist della serata “Read and play: la letteratura e i Pearl Jam”
  1. Once
  2. Jeremy
  3. Crazy Mary
  4. Rearviewmirror
  5. Not for you
  6. Indifference
  7. Better man
  8. Even flow
  9. Black
  10. Alive
  11. Daughter
Vinili dei Pearl Jam