3. Numero imperfetto – Carlotta Borasio, Monica Coppola, Francesca Mogavero

di Stefano Ficagna
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Tre racconti, affidati a tre scrittrici diverse, tutti aventi a che fare con declinazioni particolari del concetto di terzo incomodo. Questo il progetto, nato davanti a due cappuccini e un caffè macchiato, che Carlotta Borasio, Monica Coppola e Francesca Mogavero hanno realizzato con 3 Numero imperfetto, un breve libro da cui emerge anche una visione sfaccettata del femminile e delle difficoltà di essere madre, amante e compagna.

3. Numero imperfetto – il libro

Ad aprire la raccolta è Carlotta Borasio, la cui storia ci immerge nelle problematiche di una giovane madre con le sue ansie e inadeguatezze, alle prese con un figlio da gestire in quasi totale autonomia col peso aggiuntivo dello stigma di marito e madre per ogni mancanza. Monica Coppola sceglie invece un incontro clandestino per sconvolgere la vita della sua protagonista, una donna metodica le cui liste precise di cose da fare subiscono gli effetti del caos, portato da un uomo che si insinua nella sua vita con l’apparente naturalezza di un armonico semplice di violino (una metafora, quella musicale, ben delineata all’interno del racconto). Francesca Mogavero organizza nel suo testo un ménage à trois molto particolare, dove al rapporto fra Amelia e il suo compagno Berny (già apparsi nel racconto Pane, amore e porchetta) si inseriscono prima il calcio (l’Arsenal in particolare) e poi, come una sorta di “consulente matrimoniale”, l’attore Colin Firth, ideale punto di congiunzione fra la passione per i libri (e la cucina) di Amelia e quella per i Gunners di Berny (Firth ha recitato sia in una trasposizione tv di Orgoglio e pregiudizio che in Febbre a 90, tratto dal libro di Nick Hornby in cui il protagonista è un fan sfegatato della squadra londinese).

Ogni scrittrice porta avanti la sua storia col proprio stile: Borasio usa la terza persona per farci entrare nella psiche della sua protagonista, ripercorrendo le difficoltà che ha dovuto affrontare fin dalla nascita del figlio Ian mentre lo tiene d’occhio stancamente al parco; Coppola utilizza la prima persona, seguendo da vicino la sua protagonista lungo i percorsi che hanno visto nascere e crescere una relazione in cui naturalezza e caos lottano sotterraneamente per prendere il sopravvento; Mogavero utilizza anche lei la prima persona, ma ci immerge direttamente nei pensieri e nelle opinioni della sua Amelia, con un tono più brioso e ironico che, pur utilizzando qualche cliché di troppo, diverte e intrattiene. Dai possibili “terzi incomodi” che potevano entrare nelle vite delle proprie protagoniste le autrici hanno volutamente escluso la malattia, ma non hanno escluso la problematica dalle loro vite: tutto il ricavato dalla vendita dell’ebook, edito da Buendia Books, sarà infatti devoluto alla sezione torinese dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma).

Editore: Buendia Books

La playlist di “3. Numero imperfetto”

Ascolta la colonna sonora: 3. Numero imperfetto – Carlotta Borasio, Monica Coppola, Francesca Mogavero

Insieme alle autrici abbiamo scelto tre brani per racconto, alcuni estrapolati direttamente dal testo ed altri scelti ad hoc come ideale colonna sonora delle vicende che vi si svolgono.
Ho ritenuto immancabile nel testo di Borasio She’s lost control dei Joy Division, per assonanza con la situazione di stress della protagonista e per la condivisione del nome fra il bambino e lo sfortunato Ian Curtis, unica concessione maschile in mezzo a due brani al femminile.
Coppola ha optato per canzoni dal sapore malinconico, con testi come quelli di Rimmel di De Gregori (qui inserita nella versione di Tiziano Ferro) che ben si associano alla storia che ha scritto.
Per il racconto di Mogavero è stato tutto molto semplice, visto che si apre con una citazione da Baba O’Riley degli Who e si chiude con lo stadio dell’Arsenal sullo sfondo: è bastato fare attenzione alle parole di Colin Firth e l’ultima canzone era pronta da servire, un termine quanto mai azzeccato visto che la buona cucina è molto presente nel suo testo.


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